Recensione: Sea Eternally Infested

Di Stefano Ricetti - 31 Gennaio 2015 - 0:10
Sea Eternally Infested
Etichetta:
Genere: Heavy 
Anno: 2014
Nazione:
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65

Fra le sicurezze dell’heavy speed di casa nostra figurano senza ma e senza se gli altoatesini Anguish Force, forti di una convinzione d’altri tempi e di una sterminata discografia, ovviamente se rapportata agli anni di milizia metallica (una dozzina, all’incirca).

Sea Eternally Infested, nuovo full length licenziato per il solo mercato tedesco sotto l’egida della Defenders Records – per il suolo italico è disponibile contattando direttamente la band – poggia su tredici pezzi per oltre settanta minuti di musica in totale, connotati da testi a tema marino. Il Cd si accompagna inoltre a un libretto di  quattro pagine con un paio di belle foto della band al completo.

Freschissimi di un cambio della guardia all’interno della line-up – Kinall al posto di Val Shieldon dietro al microfono, notizia di poco più di un mese fa, comunque successiva all’uscita di Sea Eternally Infested – i sudtiroler schierano, accanto ai pilasti LGD (chitarra) e Rudymental (basso), una loro vecchia conoscenza come Luck AZ all’altra chitarra e Pemmel ai tamburi.

Atlantis e The Glorious Admiral, poste in apertura dell’album, preannunciano un orizzonte da Niente di nuovo sul Fronte Occidentale per il combo di casa a Campodazzo, con la prima che possiede le stimmate del classico attacco in doppia cassa griffato Anguish Force e la seconda a sfoderare chitarre assassine. Il tutto condito dalla usuale, sana e fottuta attitudine nei confronti dell’HM veloce e in your fuckin’ face. A seguire un succedersi di mazzate (Maelstrom, Megalodon, Shark Attack e la veloce, strumentale, Tsunami) alternato a episodi consistenti dalla vena epicheggiante: Mermaid, Army of Poseidon,  The Colussus of Rhodes, Elise Odissey. Più legate alle solide basi dell’heavy rock The Bermuda’s Triangle e Vacant Soul, con quest’ultima foriera di chitarre ficcantissime

A parte alcuni, preoccupanti saliscendi per quanto afferente la resa sonora e qualche autoreferenzialità di troppo,  a livello di strumenti e “onda d’urto” gli Anguish’ si confermano mazzuolatori provetti, mentre permangono le perplessità sul cantato. Sia chiaro: Val Shieldon è interprete che possiede della stoffa, ma che poco si adatta allo speed metal killer proposto da Luigi Guarino & Co.  

Alla luce di quanto scritto sopra Sea Eternally Infested si palesa come un capitolo interlocutorio da parte dei campioni dell’integrità metallica Anguish Force. Wird für die nächste Zeit!

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

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73