Recensione: Secret Spheres Of Art

Di Paolo Beretta - 1 Marzo 2005 - 0:00
Secret Spheres Of Art
Band: Alogia
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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68

Ed il power metal sbarca anche in Serbia con gli Alogia. I membri della band sono famosi in patria e possono vantare diverse apparizioni in album che, tuttavia, hanno avuto portata locale. Al debutto discografico con la forte Locomotive Records gli Alogia dimostrano subito di avere tutte le carte in regola per potersi ritagliare uno spazio all’interno di un genere saturo come quello del power moderno. Invece che cercare di fotografare dettagliatamente Secret Spheres Of Art ritengo sia meglio offrire una visione d’insieme.

Ciò che ha catalizzato subito l’attenzione in me è il numero di tracce presenti (14) estremamente elevato per un debutto. In verità gli Alogia non ci offrono un mattone di ’70 minuti ma, semplicemente, ogni tanto si divertono ad inserire pezzi strumentali corti e che personalmente non mi hanno trasmesso molto: delle pause di riflessione? Il power che i fratelli Brankovic ci propongono è abbastanza variegato e vira tra la potenza rude dell’opener Secret Spheres e Politics Of War alla semplicità e alla ricerca ossessiva della melodia in Beyond The Time e Falling Asleep. La band ha come di punto di forza insostituibile una sezione ritmica sempre originale e varia con alternanza di mid, up tempo, speed e un brano lento (Lament) dotato di ottime strofe e melodie (una rarità per il Power). In quasi tutte le track troviamo cambi di tempo che rendono ogni pezzo decisamente godibile. La voce del singer Nikola Mijic sa essere graffiante e alternare prove canore maggiormente delicate.

Mancano tuttavia un paio di track spudoratamente commerciali (nel senso positivo del termine) e ruffiane che ti colpiscano oltre modo e che spicchino chiaramente sulle altre per appeal al primo e ripetuto ascolto. Le Hit che si avvicinano maggiormente a questa definizione sono Samson e Falling Asleep. In definitiva io credo che Secret Spheres Of Art sia un cd ben fatto. Sicuramente non è essenziale ma piacevole all’ascolto. Rileggendo mi rendo conto che quest’ultima frase non dica molto e risulti essere eccessivamente abbottonata ed inutile. Il fatto è che questo disco si colloca tra un fascia medio-buona e quando un disco è tra una ipotetica linea di demarcazione la valutazione risulta essere difficile. Bello è troppo ma brutto è decisamente poco. Onestamente se il cd non mi fosse arrivato tramite promo dubito che lo avrei comprato anche dopo averlo ascoltato. Piacevole, ben suonato, non magistralmente prodotto, abbastanza fresco ma manca qualcosa per fare il salto di qualità. Sicuramente sufficiente, quasi discreto, ma spero che con il prossimo cd gli Alogia migliorino ancora un po’ permettendomi di sponsorizzare senza remore un prodotto un po’ più solido e spendibile. La strada comunque è giusta e consiglio un ascolto a tutti gli appassionati del genere.

TRACKLIST

1. Secret Spheres
2. Journey Into The Dawn Of Life
3. Politics Of War
4. Legend Of Stolen Heart
5. Falling Asleep
6. Kontinuum
7. Mystica Aegyptiorum
8. Amon
9. Beyond The Time
10. Lament
11. Astral Horizons
12. As Time Passes By
13. Overture Solemnis
14. Samson

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