Recensione: Seeds Of Deception

Di Paolo Beretta - 28 Novembre 2006 - 0:00
Seeds Of Deception
Band: Razorblade
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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78

Che bel demo che hanno dato alla luce i genovesi Razorblade!!! Nati nel 2001, dopo un percorso pieno di concerti, concorsi, cambi di line-up e sudore questa formazione dedita al power/heavy metal sembra aver raggiunto degli equilibri tali che la rendono pronta al gran debutto per un bel full-length. Nonostante una produzione non impeccabile che rende il sound poco chiaro specie quando si alza la manopola del volume e l’inglese non perfetto del singer i Razorblade dimostrano di saperci fare e in Seeds Of Deception ci propongono 4 brani e un’intro per 20 minuti oserei dire sorprendenti per la qualità globale offerta. Il sound, in taluni casi, ricorda Secret Sphere e Labyrinth e oltre al pesante uso delle tastiere ci sono tanti cambi di ritmo e accelerazioni sempre andando alla ricerca di melodie studiate e vincenti sulle quali si staglia la dotata ugola di Mirko Simeone. Un plauso ulteriore alla formazione per la cura del prodotto dotato di un ottimo booklet con tanto di testi, foto e mini-biografia per andare incontro a chi fosse così pigro da non voler accedere al loro sito ufficiale ben aggiornato.

L’intro infarcita di suoni futuristici mi ha mandato alla mente il debutto degli Odyssea per l’atmosfera di attesa che riesce a trasmettere e che viene rotta dall’up tempo Speed Of Light. Una traccia che mette subito in mostra buone qualità tecniche della band con il grande lavoro della sezione ritmica; le strofe veloci sono interpretate con tonalità basse dal singer che sale inevitabilmente nel refrain arioso e arricchito dalla presenza delle backing vocals. Break e assolo per chiudere il cerchio di una hit studiata a tavolino nei minimi dettagli. Con un ghigno di sfida mi appresto a sentire la successiva Obedience convinto di assistere ad un calo che non giunge nel mid tempo metallico infarcito di un cantato a tratti distorto, diverse accelerazioni, ottimi riff e una fase di assolo coinvolgente. Con Emerald Dawn si tastano sentieri più pomposi, epici e sinfonici senza comunque eccedere e i risultati sono estremamente positivi ma niente a che vedere con la conclusiva Of Stormy Canvas. Una cavalcata irresistibile con un grande lavoro di chitarre, tastiere in primo piano e intrecci vocali nei quali un Mirko Simeone in versione super offre il suo meglio. Chapeau!

20 minuti di questa qualità per un demo sono una rarità. Che una label italiana si affretti a mettere sotto contratto questi ragazzi!!! Consigliato agli amanti del metal melodico in generale.

Tracklist:
1. Abstraction
2. Speed Of Time
3. Obedience
4. Emerald Dawn
5. Of Stormy Canvas

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