Recensione: Sentieri Dimenticati

Di Vittorio Sabelli - 20 Maggio 2013 - 11:01
Sentieri Dimenticati
Band: Veratrum
Etichetta:
Genere:
Anno: 2013
Nazione:
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82

 

«These instructions are for those ignorant of the dangers of the lower Iddhi. He who would hear the voice of Nada, “The Soundless Sound” and comprehend it, he has to learn the nature of Dharana. Having become indifferent to objects of perception, the pupil must seek out the rajah of the senses, the thought-producer, he who awakes illusion»

La soave voce introduttiva narra un frammento tratto da “La Voce Del Silenzio”, della filosofa e teologa russa Helena Petrovna Blavatsky, datato 1889. Per chi non abbia confidenza col suo nome una sola frase per comprenderne l’importanza: Madame Blavatsky si eleva come la sorgente del pensiero occulto moderno; essa fu sia l’iniziatore che il divulgatore della maggioranza dei termini e delle idee che si sono riunite un secolo dopo nel movimento New Age.

“Sentieri Dimenticati” narra la storia di un Uomo, idealmente l’ascoltatore, che si mette in marcia in un cammino mistico per riscoprire la realtà delle cose oltre l’illusione, l’essenza, nonché alcuni valori che non ritroviamo più molto spesso. Il disco è bipartito e cercherò di essere fedele al pensiero della band con i commenti originali per ciascun brano.

Parte I
Questa prima parte rappresenta il cammino dell’Uomo. E proprio dall’intro in stile New Age de “La Voce Del Silenzio” muoviamo i primi passi verso il concept-album che introduce i bergamaschi Veratrum, al loro primo full-length dopo l’EP “Sangue” del 2010.
“Uomo”
Commento: avete ascoltato l’invito di M.me Blavatsky ad abbandonare i vostri fallaci sensi e a usare la mente e lo spirito come strumento d’indagine della realtà oltre la realtà. La nostra storia comincia qui. L’Uomo, non ancora tale, si risveglia e si mette in cammino…
“Lo Sventramento Dei Guardiani Della Terra Cava”
Commento: la Crescita Interiore va sempre dimostrata. Tutte le culture pullulano di Riti Iniziatici e prove antiche, spesso violente. I guardiani sono lì, davanti al nostro Viaggiatore. Assetati di sangue. Oltre, dietro di loro, ci sono le porte della Terra Cava che celano immensi poteri e ricchezze.
“I Trionfi Più Grandi”
Commento: ah, Viaggiatore! Credi di orientarti nella Terra cava con le tue patetiche, acerbe conoscenze? La Mano è tesa per aprirti nuove vie. Leggi, analizza, somma e sottrai, segui il sentiero tracciato per te. Comprendi. Avanzerai se terrai a mente questo: un testo è più di quanto vedi impresso sulla carta.
“Ars Goetia”
Commento: hai fatto passi avanti, Viaggiatore. Ma sei ancora così incompleto… Azione e Potenza ti permetteranno di domare gli Spiriti Malvagi. Segui le orme di Re Salomone, diventa Mago! Ti sei svegliato, sei cresciuto, ti sei tempra toma nulla sarà più difficile della sfida che ti attende.

Parte II
La seconda parte parla delle città perdute che il viaggiatore (l’Uomo) visita. Atlantide è la perfezione politico/sociale, Thule quella spirituale e Agarthi quella scientifica/sapienziale.
“I Braceri Del Tempio Di Thot”, primo intermezzo dopo l’intro della title-track in stile mediorientale, che apre le porte per le tre città che l’Uomo visiterà.
“Ritorno ad Atlantide”
Commento: Maestra! Hai attraversato le porte del Tempio di Thot, oramai in rovina. Eppure… Atlantide è viva! I palazzi, le statue e i templi emettono energia e li avverti come vibrare. Intanto, percepisci la tragedia degli Atlantidei sopravvissuti, condannati a vagare per sempre per il Mondo in attesa del ritorno.
“Orizzonte”, secondo intermezzo che ci incammina verso la spirituale “Thule”
Commento: se sei riuscito a vedere Thule devi esserti spinto molto avanti nel tuo Sentiero. Pochi possono avvistarla dopo aver navigato su di un mare ostile che non appartiene a questa Terra. Pensa all’Umanità tutta e porta loro un frammento di Thule, sia esso una pietra, una foglia o un fiore: diventeranno aliti di saggezza, gocce di perfezione, carezze di rettitudine.
“Agarthi”
Commento: il centro della Terra. L’essenza che dà coerenza al Tutto. La Verità costretta a nascondersi. Davanti a te c’è la Grande Biblioteca che nessuno mai saccheggerà o darà alle fiamme. Ne hai fatta di strada, Uomo. Viaggiatore, Mago e ora Sapiente! Il tuo Spirito e gli Spazi più lontani si fondono in un’unica via, una piccola via. Un Sentiero Dimenticato.

Il disco, inizialmente autoprodotto nel 2012, nel 2013 è stato acquisito dall’etichetta Buil2Kill Records e distribuito su scala internazionale.

Ottimo esordio da parte del quartetto che stupisce sotto il punto di vista musicale, non solo per l’ottima esecuzione e dal sound globale della band, ma dal cercare un proprio stile che, seppur richiami per alcuni versi Nile, Suffocation, Behemoth e Dissection, per la maggior parte dei suoi trentacinque minuti cerca (e trova) colori e atmosfere che tendono a esplorare nuovi sentieri… fin troppo spesso dimenticati!

Vittorio “vs” Sabelli
 

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