Recensione: SG Revolution Vol.I

Di Riccardo Angelini - 4 Dicembre 2008 - 0:00
SG Revolution Vol.I
Band: AA. VV.
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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60

C’era un tempo in cui abili talent scout andavano a caccia di brillanti canzoni da parte di gruppi più o meno sconosciuti, raccogliendoli all’interno di compilation destinate a passare alla storia. Allora l’heavy metal era ancora giovane, e rappresenteva un vento di novità e freschezza nella scena musicale dei primissimi anni ’80. Da allora sono passati quasi trent’anni, e gli scenari sono comprensibilmente mutati.

Radunando tracce di band disseminate per tutto lo Stivale, la SG Promotion ha composto una duplice doppia raccolta, per un totale di quattro dischi che rappresentano un ampio spaccato della movimentata scena underground italiana. ‘SG Revolution Vol.I’ rappresenta il primo capitolo di quest’opera di ricerca sotterranea. I due CD di cui si compone offrono un rooster dal background decisamente vario: si va da gruppi presenti sulle scene già dalla scorsa decade, magari con uno o più full-length alle spalle, fino a band giovanissime, attive solo da una manciata di anni. A livello stilistico la proposta è invece molto più omogenea. La stragrande maggioranza dei ventiquattro gruppi rappresentati si mantiene su coordinate thrash e death metal, con una netta minoranza a rappresentare il versante classico e melodico.
Dal punto di vista qualitativo, il discorso si fa più problematico. È certamente difficile pronunciare un giudizio approfondito sulla base di un solo brano per ciascuna band, tanto più in un rooster sì ampio. Sono poche tuttavia le band che riescono a farsi apprezzare per una proposta personale ed efficace, mentre non pochi fra i gruppi in scaletta rivelano ancora evidenti lacune a livello tecnico e/o compositivo, mostrando in ciò di avere ancora ampi margini di crescita.

L’inizio è invero incoraggiante: il brutal death dei Resurrecturis rivela tutta l’esperienza di una band attiva fin dai primi anni ’90, che pur senza essere riuscita a fare ancora il colpo grosso lascia intendere l’impatto che può avere la loro proposta dal vivo. L’indice di gradimento fatica tuttavia a mantenersi con costanza sugli stessi livelli, mostrando una schiera di formazioni alle prese con la disperata lotta per la sopravvivenza musicale. Fra i trionfatori vanno annoverati senza dubbio i già rodati Thy Gate Beyond, autori di un thrash Bay Area potente e veloce, anacronistico sì ma dotato di un tiro micidiale. Da tenere in grande considerazione, soprattutto in prospettiva futura, anche i Duality, ancora giovane quartetto marchigiano fautore di un death metal tecnico, preciso, impreziosito da una dose ben calibrata di melodia. Buone notizie vengono anche dal settore progressive, con le promettenti esecuzioni di Firestorm e State Of Mind: entrambi i gruppi necessitano un maggiore distacco dai pattern più tradizionali del genere, ma mettono in luce un bagaglio tecnico di spessore e diverse idee brillanti. Decisamente più deficitare le esecuzioni di gruppi come Cruor (death metal), che perdono terrano soprattutto a livello di riffing, o Bloody Slave (heavy), impacciati soprattutto nel cantato.
Se alcuni dei nomi che compiano sul primo disco possono risultare già noti ai frequentatori dell’underground, più giovani e inesperte sono le band riunite sul secondo. Fra queste, non sono poche quelle che sembrano necessitare ancora un certo rodaggio prima di poter reclamare l’attenzione di una label, mostrando di avere una lunga strada innanzi a sé prima di poter fare sentire le propria voce a livello nazionale. È il caso degli Antagonism o dei Chaos Engine, ancora indietro di parecchi punti rispetto agli standard della scena estrema. Rappresenta invece un’eccezione da tutti i punti di vista la comparsa dei pisani Motus Tenebrae, autori di un intrigante gothic metal/rock che non poco ricorda certe cose dei primi Lake Of Tears, sicuramente fra i migliori di questo primo volume della raccolta.

Difficile ricavare da un cameo sì ampio una valutazione unitaria. In una prospettiva generale, non si può non elogiare l’operato della SG Promotion, che dimostra di seguire con grande attenzione i movimenti interni della scena tricolore. Pur senza la pretesa che questa raccolta possa fornire dati esaurienti circa le proporzioni e le tendenze dell’underground italiano, colpisce senza dubbio la grande quantità di band dedite a thrash o death metal. La vitalità del settore è da una certa prospettiva un elemento senza dubbio incoraggiante, ma l’ampiezza e l’omogeneità della proposta si rivela facilmente un’arma a doppio taglio nella misura in cui i gruppi capaci di emergere sono una nettissima minoranza. Qusto, alla luce di una scena internazionale che propone una rosa ricca di realtà di altissimo livello in rapida evoluzione, dovrebbe rappresentare un monito per chiunque abbia idea di mette su una band death metal oggi. Inoltre, la qualità non sempre soddisfacente della proposta pare indicativo dell’approccio spesso amatoriale con cui molti giovani intraprendono oggi l’avventura musicale. La strada è insomma tutta insalita, oggi ancora più che negli anni ’80. Accanto a una massa consistente di band ancora acerbe, comunque, conforta la presenza di un gruppo non particolarmente esteso ma solido di formazioni di valore, alle quali spetterà un domani il compito di raccogliere l’eredità dei grandi di oggi.

Va da sé che il voto finale è puramente politico, non potendo usufruire in questa sede della categoria “senza voto” ed essendo inutile e probabilmente anche controproducente tentare ardite medie matematiche sulla base di valutazioni che, giova ripeterlo, si basano sull’ascolto di una sola canzone per gruppo, e che quindi non possono che essere limitate e tutt’altro che definitive.

Riccardo Angelini

Tracklist:

CD 1:
1. Resurrecturis: The Last Sun
2. Memories Of A Last Soul: The Curse Of Eternity
3. Cruor: Chained Up
4. Room6: Thru My Look
5. Over Dead In Over: The Essence I Need
6. Firestorm: Salomè
7. Perpetual Fire: Superstitions
8. State Of Mind: The Hand Refrain
9. Duality: Immaterial
10. Bloody Slave: Evil And War
11. Thy Gate Beyond: React
12. Axestroke: Unforgivable Mistakes
13. Ira: The Syndrom Of Decline
14. Violent Sutura: Nella Morte Delle Tue Certezze

CD 2:
1. Antagonsim: Unexpected End Of Life
2. Kaos Engine: Big Dust
3. Cancrena: Criminal Contamination
4. Crysalis: Phoenix
5. Bothers: Alone As Death
6. Anima Naive: Niobe
7. Motus Tenebrae: Someday
8. Hatred: Divine Enchant
9. Emperial Abyss: Hide

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