Recensione: Shadowheart

Di Roberto Gallerani - 24 Ottobre 2008 - 0:00
Shadowheart
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

Arrivano al debutto ufficiale sotto la Century Media i finlandesi Kivimetsän Druidi con questo album intitolato Shadowheart. La band propone un metal che richiama elementi in prevalenza folk, ma che non disdegna l’inserimento di sfuriate black ed richiami all’epic, il tutto condito da orchestrazioni semplici  ma sempre presenti. Le parti più estreme dell’album sono enfatizzate dal cantato in growling del chitarrista Joni (intervista), che si alterna con la voce lirica della bionda Leeni-Maria. Il resto del combo è composto da Antti alle tastiere, Rinska alla chitarra solista, Simo al basso e Atte dietro le pelli.

Come accennato precedentemente la band unisce più generi insieme, ricreando così atmosfere epiche contornate da inserimenti di metal estremo tanto caro nel nord europa. Il risultato finale è quello di un album sicuramente ben suonato, ma che risulta essere non sempre omogeneo e talvolta si ha l’impressione che la band sia indecisa su che direzione musicale prendere. Le soluzioni utilizzate sono  proposte in modo identico a più riprese; a causa di questo le canzoni, ai primi ascolti, non rimangono bene impresse e la sensazione finale è quella di non sapere distinguere i brani gli uni dagli altri.
A onor del vero comunque va detto che questi pezzi sono ben costruiti e discretamente arrangiati. La band punta soprattutto sui duetti Joni – Leeni-Maria (elemento già abusato più e più volte da altre band che utilizzano un cantato lirico femminile) e sulle atmosfere ricreate dalle tastiere di Antti.

Dopo un intro in cui non mancano ovviamente i sospirati venti del nord, si parte con Blacksmith, dove i Kivimetsän Druidi subito giocano tutte le loro carte, in un brano che è caratterizzato da un’anima folk impreziosita da elementi black e da sinfonie che accompagnano i cori lirici di Leeni-Maria. Si passa così al singolo dell’album (per il quale è stato girato anche un video di media qualità) Jaassa Varttunut, sicuramente il migliore del lotto! Dopo un intro sinfonica, il brano si snoda su coordinate decisamente folk per poi sfociare in un ritornello dove la batteria sale in cattedra con grandi sfuriate black. Vi sono anche intermezzi interessanti che mettono in luce le grandi e innegabili doti tecniche del gruppo.
Altri brani come Halls of Shadowheart, Korpin Laulu e Mustan Valtikan Aika si muovono nella stessa direzione. Il lato più epico della band, dove comunque gli elementi folk sono sempre presenti, lo ritroviamo in brani come Pedon Loitsu e The Tyrant, dove il gruppo, a mio avviso, mostra una cura nelle melodie dei pezzi che potrebbero, in un futuro, essere armi vincenti per i Kivimetsän Druidi.

In definitiva l’album non è male, alcuni pezzi rimangono un po’ anonimi, altri invece convincono maggiormente. Probabilmente questo è dato anche dalla mancanza di esperienza, essendo comunque un gruppo all’esordio. Le note positive le si possono ritrovare nel tentativo (a volte riuscito) di fondere più generi insieme, e in particolare in quei brani dove la band sfoggia le sue influenze folk abbinate ad atmosfere epiche. In questo contesto, secondo il mio parere, il gruppo riesce a dare il meglio di se e a proporre brani di valore.
Il secondo album ci darà una conferma o meno a riguardo, intanto per chi ama le atmosfere nordiche, il mio consiglio e quello di dare un ascolto a questo Shadowheart.

Roberto “Van Helsing” Gallerani

Tracklist:
1. Northwind – Prelude
2. Blacksmith
3. Jaassa Varttunut * MySpace *
4. Halls of Shadowheart
5. Pedon Loitsu
6. Burden
7. The Tyrant
8. Tiarnàch – Verinummi
9. Verivala * MySpace *
10. Korpin Laulu
11. Mustan Valtikan Aika

Ultimi album di Kivimetsän Druidi

Genere:
Anno: 2008
68