Recensione: Side Effects Expected

Di Davide Iori - 4 Maggio 2009 - 0:00
Side Effects Expected
Band: Centaurus-A
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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81

La Listenable records sta cercando di dare al proprio rooster una certa dose di unitarietà, puntando su bands che interpretano il metal estremo in una maniera assolutamente moderna, con una diversa attitudine sia verso il riffing che verso il cantato e l’aspetto ritmico in generale. I Centaurus-A sono l’ultimo prodotto di questa ricerca e colpiscono nel segno con un metal forse non rivoluzionario, ma che propone un death molto ritmico senza però rinunciare a pescare anche dai due estremi opposti del genere, ossia dalla scuola melodica di Goteborg e da quella americana del brutal. Avete capito bene: se per la maggior parte del tempo ci sembra di essere di fronte ad un disco thrash-death sopra la media dal punto di vista tecnico in più di un’occasione rimaniamo stupiti da parti in blastbeat senza compromessi e da stacchi in cui sembra di stare ascoltando un disco dei Dark Tranquillity. Direte voi: tutta questa contaminazione porterà ad un disco incoerente e spezzettato; ebbene no signori, coloro che abbiamo di fronte sono gente che sa il fatto proprio e riesce ad interpretare al meglio tutte le tendenze artistiche estreme emerse dal 1990 in avanti, cosa che sinceramente ha dell’eccezionale.

Side Effects Expected si candida a diventare la summa di tutto il death metal degli ultimi venti anni, ed allo stesso tempo uno splendido album in se e per se, in virtù di 10 canzoni tutte diverse tra loro, che non stancano mai e riescono a proporre elementi ogni volta diversi mantenendo come impalcatura un sostrato groovy ed assassino, il quale diventa una colonna sonora fuoriosa adattissima a chiunque abbia voglia di sfogare la propria ira. A questa base di facile comprensione, e dunque immediatamente coinvolgente, i Centaurus-A aggiungono tutte le loro influenze, importate davvero da ogni dove: se dunque in The Ease ci sembra di stare ascoltando una canzone di Damage Done in Narcotic invece il riffing ci ricorda i migliori gruppi metalcore dell’inizio del nuovo millennio, mentre l’intro di Morning Tremble ci riporta ai Carcass di Necroticism. Che dire poi delle brutali sfuriate presenti nell’opener The Praying Mantis o in Incident/Accident? E delle atmosfere a la Meshuggah di Selfmade Cage? A questo disco non manca davvero niente, nemmeno i ritornelli immediatamente piacevoli (li troviamo in The praying Mantis ed in Morning Tremble)… sopra tutto questo troneggia il singolone Drop Off, canzone che su tre riff in croce riesce a corstruire un capolavoro di aggressività e furia.

I Centaurus-A con questo Side Effects Expected hanno imbroccato un disco di assoluto valore dunque, che tutti gli amanti del death metal dovrebbero correre a comprare. Unica piccola pecca di questo fantastico platter è il fatto che i nostri non portano nulla di prepotentemente nuovo alla scena, non riescono ad essere completamente originali e puntano invece a rimescolare tutto quanto il death metal ha espresso negli ultimi venti anni. Questo aspetto intacca leggermente la votazione, la quale dunque non può essere quella propria di un capolavoro, ma i nostri, per fare qualcosa di meglio di così, avrebbero semplicemente dovuto inventarsi un genere nuovo… essendo però che i nuovi generi non è che saltino fuori tutti i giorni, per questa volta perdoniamo la piccola mancanza e vi consigliamo senza remore l’acquisto di questo CD.

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Tracklist
1. The Praying Mantis
2. Narcotic
3. Drop Off
4. Morning Tremble
5. The Ease
6. Incident Accident
7. Arson
8. Dripping Red Canvas
9. Self-Made Cage
10. Resistance Ain‘t Futile

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