Recensione: Silent Company

Di Roberto Gallerani - 6 Ottobre 2006 - 0:00
Silent Company
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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78

Con Silent Company gli australiani Black Majesty giungono al secondo album dopo il buon debutto Sands Of Time del 2003. Da quell’album la proposta musicale della band non è variata di molto: power metal melodico di estrazione teutonica con un occhio ai Maiden per quanto riguarda gli assoli di chitarra del duo Stevie Janevski/Hanny Mohamed. Alla batteria troviamo Pavel Konvalinka mentre la punta di diamante è senza dubbio il cantante John Cavaliere dotato di una ottima estensione vocale e di un buon gusto interpretativo.

Rispetto alla media delle uscite power, i Black Majesty riescono comunque a non annoiare proponendo pezzi ben curati e dotati di ottimi refrain. Un esempio è l’opener del disco Dragon Reborn, un pugno in pieno stomaco grazie alla sua ritmica sostenuta e a una melodia davvero azzeccata; uno dei migliori capitoli del lotto.
Il disco nel suo proseguo si mantiene su buoni livelli grazie soprattutto a pezzi come Firestorm e Silent Company; la sperimentazione rispetto all’album precedente la si trova nelle due ballad: Six Ribbons, dove Cavalieri si dimostra abile anche su tonalità più scure, e Darkened Room, anche se quest’ultimo rimane un pezzo abbastanza anonimo.
Abbastanza riuscita è anche la mini-suite finale A Better Way To Die mentre ottima è la riproposizione (come bonus track) di Guardian, brano del primo album, in chiave acustica.

Un album che come difetto ha il fatto che non aggiunge niente alla storia del power metal ma che ha il pregio di elevarsi sopra la media attuale grazie a pezzi alquanto azzeccati e il coraggio di distaccarsi un po’ dagli standard del genere proposto grazie al “non abuso” della doppia cassa. Un altro passo avanti per i Black Majesty verso la completa maturazione.

Per chi non si aspetta rivoluzioni musicali rimarrà di certo felice di questo album, sicuramente tra le migliori uscite power del 2005. Il consiglio è quello di dare una possibilità a questi ragazzi… potrebbe risultare una mossa ben riuscita.

Roberto “Van Helsing” Gallerani

Tracklist:
1- Dragon Reborn   06:05
2- Silent Company   04:28
3- Six Ribbons   03:22
4- Firestorm   05:27
5- New Horizons   05:28
6- Darkened Room   05:13
7- Visionary   04:46
8- Never Surrender   04:36
9- A Better Way To Die   07:37

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