Recensione: Sketches Of Reality

Di Stefano Risso - 4 Dicembre 2007 - 0:00
Sketches Of Reality
Band: Nae’blis
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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65

Secondo album per i Nae’blis, progetto che vede come unico membro lo
svedese Magnus Wohlfart, che si posiziona nel -relativamente- affollato e
inflazionato filone del depressive black metal. Un’opera ambiziosa questo
Sketches Of Reality
, che nonostante non brilli per originalità, mette in
luce la buona vena artistica del nostro, una qualità che si accende e si spegne
a intermittenza durante le quattro canzoni presenti, gravando pesantemente sulla
valutazione finale del disco.

Come preventivabile, i Nae’blis fanno uso di tutte le caratteristiche
tipiche del genere, seguendo alla lettera alcuni dogmi non scritti del
depressive, come echi burzumiani, chitarre dalle ritmiche ipnotiche e quasi
“impalpabili” tanto vengono esasperate ed enfatizzate della produzione, arpeggi,
rintocchi di piano, con anche buoni inserti di organo, e voce straziante. Brani
che si sviluppano secondo uno schema collaudato, ma che riesce comunque a farsi
apprezzare con alcune soluzioni ad effetto, in cui i vari movimenti delle songs
si susseguono in modo lento e ordinato, riuscendo a tracciare per ognuna di esse
un filo che mantenga una certa omogeneità nelle melodie e nelle atmosfere che
Magnus Wohlfart
ci propone, snellendo l’aria opprimente con fugaci
accelerazioni di tanto in tanto.

Su questa base ci si aspetterebbe di avere un gran lavoro tra le mani, e in
questo senso l’opener Distorted Mind è lì pronta a ingannarci, nella
quale il nostro sembra aver sparato la maggior parte delle cartucce a
disposizione, lasciando poco più che briciole per la restante mezz’ora di
musica. Un brano che si apre con un elegante arpeggio, che risulterà essere lo
scheletro di tutto il pezzo, su cui si inseriscono via via i restanti strumenti,
procedendo quasi “per strati”, con un crescendo di patos e disperazione guidato
dal sovrapporsi delle chitarre, con linee melodiche semplici ma profondissime al
tempo stesso, variando quel poco da renderle sempre distinguibili (seppur nella
propria omogeneità), raggiungendo l’apice verso il settimo minuto, portandosi
verso la fine con sorprendente freschezza e incisività. Se Sketches Of
Reality
si mantenesse su questi livelli avremmo certamente un
grandissimo disco da commentare, speranza che purtroppo perde vigore col passare
dei minuti. Non una caduta rovinosa sia chiaro, ma una minore ispirazione che
non riesce a far compiere il salto di qualità alle restanti composizioni,
alternando minuti memorabili, ad altri eccessivamente prolissi e inconcludenti.
Ascoltando un lavoro di questo genere si deve mettere in conto una buona dose di
staticità della musica, che solo un forte trasporto riesce a trasformare in un
elemento a favore del disco, e con Sketches Of Reality questo, a
mio avviso, non avviene. The Curse Of Evolution è discontinua, la
title-track esordisce molto bene con linee di pianoforte e con chitarre che si
inseriscono a meraviglia, per poi spegnersi senza lasciare il segno. Stessa
sorte per la conclusiva No Purpose In Life, brano formalmente ben
congeniato, che nell’insieme non raggiunge mai vette emotive degne di nota, rovinando alcuni
passaggi decisamente commoventi con altri alquanto scontati.

Un disco altalenante insomma, e non c’è niente di peggio che essere
altalenanti quando si dovrebbe rapire l’ascoltatore solo con le emozioni,
tenerlo incollato alla poltrona per tutta la durata del lavoro, anche solo con
semplici note sospese nell’oscurità. I Nae’blis hanno sicuramente talento
e capacità per poter fare meglio, molto più che strappare un’abbondante
sufficienza.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Distorted Mind 15:32
  2. The Curse Of Evolution 11:16
  3. Sketches Of Reality 13:41
  4. No Purpose In Life 11:54 (sample)

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