Recensione: Son Of Gods

Di Enzo - 7 Febbraio 2002 - 0:00
Son Of Gods
Band: Dark Horizon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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68

I Dark Horizon sono una delle promettenti band che la nostra Nazione ci offre, giunti finalmente al loro primo album cerchiamo di
approfondire tutti gli aspetti di quest’ultimo.
Il genere proposto dalla band è un classico power/symphonic metal. Sicuramente l’impatto iniziale con l’album non è dei più felici, in quanto le due canzoni
d’apertura, tutt’altro che assimilabili ad un primo ascolto, sono caratterizzate da una lunghezza media davvero elevata; parliamo ovviamente di My Dark Lord (bello il suo indovinato refrain) e Wizard (per altro ottima ed elaborata song). Gli inserimenti sinfonici durante gli assoli risultano molto atipici per un ascoltatore come me, abituato a sonorità more “loud’n proud” oriented. Tuttavia già dalle prime due tracce non può non balzare alle orecchie la pessima produzione che offusca in modo purtroppo molto negativo la buona prestazione del singer,
ho dovuto giocare non poco con le equalizzazioni del mio Technics per renderla leggermente più evidente. In alcuni tratti la
produzione caratterizza negativamente anche le varie costruzioni strumentali, creando molto spesso un fastidioso senso di
“impastato”. Tornando all’album la terza traccia è la titletrack Son Of Gods, bella ballad dai lirici
sapori (bello l’inserimento di una classicheggiante voce femminile). Una canzone dal sapore “rinascimentale”. Light
Of New Age
è, insieme a Wizard, un altro punto alto del lavoro, dolce inizio, per poi diventare subito un pezzo diretto ed
aggressivo con una prova eccellente del chitarrista Mandelli, che dimostra di avere talento da vendere e buone doti compositive, gli
assoli sono affascinanti e la costruzione strumentale si rivela davvero ben scritta ed interpretata. Molte meno orchestrazioni per
questo pezzo, che risulta di maggiore impatto e presa rispetto agli altri (bisognerà, in futuro, puntare maggiormente su brano come questi). Gradevole il duo composto rispettivamente da Power Of The Rune (bella nel suo incedere) e Crimsom Sky (troppo priva di mordente). L’inizio di Neverending Battle è raffinato ed avvolgente mentre la conclusiva Wind Of Tomorrow segue la linea tracciata dalla precedente song, nel complesso, un buon pezzo.

La cattiva
produzione non può non influire sul voto finale, tuttavia se questo lavoro non renderà felici gli amanti del puro heavy metal, riempirà i cuori di gioia per tutti coloro che amano il power/symphonic metal dei giorni d’oggi, un symphonic metal di cui la band ne è tra gli indiscussi pionieri. Mi sento comunque di premiare questo lavoro perchè è frutto di un sano impegno compositivo. Le canzoni infatti risultano in linea di
massima scritte e composte da persone che sanno fare bene il loro lavoro.

Tracklist:
My Dark Lord
Wizard
Son Of Gods
Light Of New Age
Crimson Sky
Neverending Battle
Wind Of Tomorrow

Album fornitoci gentilmente dalla Steelborn Records

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