Recensione: Stand Up And Fight

Di Eugenio Giordano - 1 Settembre 2004 - 0:00
Stand Up And Fight
Band: Quartz
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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65

Anche in questa occasione, come già successo per i Cloven Hoof, credo che finirò per deludere gli amanti del metal classico con una recensione banale, di un gruppo notorio. Comunque sia siamo al cospetto della ristampa su cd del secondo “Stand up and fight” dei fondamentali britannici Quartz, una vera colonna portante del rock inglese (negli anni settanta) e della NWOBHM (nei primi anni della decade successiva).

Nati nel 1974 con il nome Bandylegs a Birmingham e dopo aver cambiato nome in differenti occasioni i Quartz sono arrivati a pubblicare il primo album omonimo nel 1977. Per la verità i membri della band in questione fecero parte di altri gruppi del periodo come Copperfield, Move, E.L.O. Black Sabbath, che nei primi anni settanta alimentarono le schiere del rock britannico. Il disco in questione venne edito originariamente nel 1980 mentre la scena inglese esplodeva letteralmente generando un movimento musicale di proporzioni storiche, era la New Wave. I Quartz seppero identificarsi subito nei canoni del “nuovo” metal in auge in quel periodo riuscendo a sfornare un platter veramente molto interessante. A livello stilistico i nostri quattro inglesi risentivano fortemente delle influenze rock degli anni settanta ma al tempo stesso presentavano i caratteri, strettamente metal, della nuova generazione. Per darvi un’idea più precisa sulla direzione sonora dei Quartz posso citare i Samson del primo periodo uniti alla carica frontale di dischi come “Killing machine” dei Judas Priest del 1978. Come spesso accadde in quegli anni la proposta della band inglese superò largamente le aspettative e ancora oggi un album come “Stand up and fight” saprà riservare grandi sorprese agli amanti del metal classico, o forse semplicemente ai metallari veri. Colpisce molto la qualità tecnica di questa ristampa che offre un suono veramente molto valido e decisamente competitivo a livello commerciale, alla track list originaria è stata aggiunta la bonus track “Circles” che aumenta l’interesse per gli amanti del genere. Ancora una volta la britannica Majestic Rock Records ha pescato nel vivavio della scena locale riuscendo a sfornare una ristampa veramente importante e rendendo reperibile il disco anche per le nuove generazioni di ascoltatori. Noi in Italia non ci siamo ancora arrivati, chissà quanto dovremo scannarci ancora per mettere le mani sui vinili dei vari gruppi tricolori degli anni ottanta prima di capire che forse è ora di ristamparli su cd……

Il disco è aperto dalla title track, si tratta di un brano dal forte appeal vocale, l’ottima interpretazione di Mike Taylor emerge nettamente in ogni frangente del pezzo. Il groove graffiante di “Charlie snow” ha le caratteristiche tipiche della NWOBHM e possiede un grande potenziale live. Si prosegue con le ottime ritmiche di “Can’t say no to you” un brano più easy listening ma non meno ispirato delle precedenti, qui la band si spinge verso soluzioni rock oriented. Splendida “Revenge” ha veramente l’appeal corazzato dei primi Judas Priest ed è giocata su tempi medi lasciando decollare ottimi refrain vocali. Più elaborata ed elegante “Stocking up the fires of hell” mostra una ambizione compositiva innegabile, qui la band ha il merito di non limitarsi al solito fraseggio di facile presa. Travolgente e diretta “Rock and roll child” vi conquisterà nel raggio di pochissimi secondi. Con “Wildfire” la band punta su tempi rapidi riuscendo a concludere il disco in maniera molto positiva sebbene non ci sia nulla di innovativo in questo pezzo. La bonus track “Circles” si nota per una produzione inferiore alle precedenti sebbene sia giocata su tempi veloci e refrain diretti dal chiaro intento live.

Senza voler esagerare credo che i Quartz possano essere una band davvero interessante alla luce dell’attuale movimento metal europeo, credo che i più longevi ed esperti tra voi già conoscano questo gruppo. Se invece siete ancora alla ricerca delle origini più vere della nostra musica e non vi bastano più gli Iron Maiden, scrivetevi il nome di questi ragazzi.

1. Stand up and fight 04:43 
2. Charlie snow 03:24 
3. Can’t say no to you 06:17 
4. Revenge 04:13 
5. Stocking up the fires of hell 04:07 
6. Rock ‘n’ roll children 04:51 
7. Questions 04:21 
8. Wildfire 06:03

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