Recensione: Stop Believing Lies

Di Nicola Furlan - 18 Gennaio 2017 - 3:00
Stop Believing Lies
Etichetta:
Genere: Thrash 
Anno: 2016
Nazione:
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67

Mosh-Pit Justice è il nome della band… “Stop Believing Lies” quello del loro terzo disco della carriera… ci sarebbe ancora poco da dire vero? Il tutto suona davvero come un vero e proprio manifesto. La maggior parte di voi lettori ha sicuramente già capito a che corrente artistico-musicale si rifà il terzetto bulgaro. Certo, parto un po’ prevenuto ogni volta che mi si presenta per le mani un disco con un artwork ‘mediocre e assai ispirato al passato’ e con dei titoli così… sono quasi sempre certo che si tratti di qualcosa di veramente poco ispirato. Ma (per fortuna) non è stato questo il caso.
Autori di un thrash metal in pieno stile bay area, i tre danni vita ad un disco tirato, speed-oriented, melodico, potente e prodotto senza particolari eccellenze. Del puro thrash metal insomma, endemico e diretto. L’aspetto compositivo non dimentica nemmeno di strizzare l’occhio ad alcune soluzioni compositive dal flavour ‘techno-thrash’ ovvero va a ripescare alcuni accorgimenti che abbelliscono un genere altrimenti assai diretto. La band si riferisce in particolare a quello stile che, in passato, ha fatto la fortuna di band quali Forbidden (per la scena statunitense) e Artillery (per quella europea). Immaginate quindi un collage fatto di melodia, di riffing accattivanti, di un drumming carico di dinamica e di un cantato che cerca di esprimersi in maniera pulita (sebbene ben lontano dalle prestazioni leggendarie di frontman come Russ Anderson o Flemming Rönsdorf, tanto per citare i riferimenti precedenti).
Colpisce in particolare la prestazione alle sei corde da parte del polistrumentista Stanislav ‘Staffa’ Vasilev (nel disco in veste anche di batterista). La ricercatezza del riffing e delle sezioni soliste, nonché dei molteplici intramezzi presenti, colpisce se si pensa che tale è una band praticamente sconosciuta a livello di internazionale. Al cantante suggeriamo di evitare troppi slanci con la voce: meglio concentrarsi sui bassi…
Copertina ‘leggermente’ infantile a parte, il lavoro dei Mosh-Pit Justice è sicuramente un bel pezzo da mettere tra i dischi della vostra amata discografia thrash metal. Per quanto mi riguarda, ne vale la pena.

Nicola Furlan

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