Recensione: Struck by a Murderous Siege

Di Stefano Santamaria - 28 Ottobre 2016 - 0:00
Struck by a Murderous Siege
Band: Deranged
Etichetta:
Genere: Death 
Anno: 2016
Nazione:
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70

Nona fatica discografica per gli svedesi Deranged. Raggiunta la dimensione di band culto, non hanno mai toccato la fama di altre realtà del filone death metal. Immeritatamente oppure no, non siamo noi a poterlo dire. Certo è che l’esperienza e il valore di questa realtà non si discutono.

La loro carriera inizia nel 1991, nel periodo di massimo splendore del genere della morte. Il loro sound, seppur classicamente ancorato al paese di origine, ha via via spostato il tiro nel corso degli anni. La componente brutal, presente sin dagli albori, si è quantomeno affinata, e si sono aggiunti molti più elementi tecnici di ambientazione e scuola più tipicamente americana. Detto ciò, non è venuto meno quell’odore di marcio tipico di Grave e Dismember. In linea puramente teorica, è come se mettessimo Vomitory e Cannibal Corpse in un unico mostruoso essere.

Cadenze laceranti, scandite da una voce d’oltretomba, seguono un sentiero in cui la vita si disperde e in cui, poi, d’improvviso, restiamo incastrati. Trappole in cui incappiamo, cadute vertiginose che non ci lasciano il tempo di pensare e di realizzare cosa stia accadendo. Le chitarre disegnano un vortice, i bassi sono oscuri presagi che ci premono sul petto.

L’angoscia in ‘Reverent Decomposition’ lascia il posto a una consapevole reazione in ‘Shivers Down Your Broken Spine’, e codesto alternarsi è il simbolo di un full-length mai statico o schiavo di cliché. I taglienti soli di chitarra sono di memoria old school thrash ma, per come sono preposti, risultano inattesi e per questo stimolanti. Il selvaggio istinto brutal death non resta però disatteso, famelica sete di sangue che viene soddisfatta ogni qualvolta i riff di chitarra si fanno slabbrati, e quando vengono ritmicamente picchiati i pugni a terra in segno guerra.

La battaglia porta con sé alcuni valorosi e bellicosi golem di pietra, vesti lacerate che rimembrano un passato ma che ora restano solo ornamento di una trasformazione ormai irreversibile.

“Struck by a Murderous Siege” è un orrore grondante di odio, le cui movenze di certo risulteranno familiari e non varieranno di una virgola la vostra opinione del filone. Se andate cercando novità qui non ne troverete alcuna; non ne faremo ovviamente una colpa a una band con la storia come quella dei Deranged, se non altro perché come detto pocanzi, qualcosa nel tempo è comunque evoluta.

Autentici e passionali, gli artisti svedesi non vi deluderanno, così da invitarvi a scoprirli, se non li conoscevate, o a riascoltarli, se già li avevate incrociati.

Stefano “Thiess” Santamaria 

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