Recensione: Target:Hate

Di Matteo Lavazza - 7 Dicembre 2002 - 0:00
Target:Hate
Band: Irreverence
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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75

Ottima prova per i milanesi Irrverence, autori di questo “Target: Hate”, una vera e propria mazzata in  stile death/thrash. Il gruppo è ormai in attività già da parecchi anni, esistono dal 1995, ed hanno alle spalle due demo e un cd, intitolato “Totally Negative Thoughts”
Dopo una breve intro il gruppo parte subito alla grande con il devastante riff di “Hate has no Name”.
La song in questione da subito un idea abbastanza precisa di quella che è la musica degli Irreverence e chiarisce immediatamente che, seppur il gruppo non faccia nulla per nascondere le proprie influenze (direi i Death su tutti), lo stile dei 4 ragazzi non è per niente banale. La seguente “Red Zone” prosegue sulla falsariga della canzone precedente, molto buono il lavoro delle chitarre, sempre preciso e pulito, anche su parti tecnicamente non semplicissime. Molto bello il riffing della song che riesce ad alternare in maniera decisamente azzeccata parti tirate ad altre più melodiche, riuscendo nel compito non facile di non apparire banale. Da segnalare il buon lavoro svolto dai musicisti, che pur senza mai strafare, riescono a dare parecchia potenza ai pezzi; e soprattutto un plauso va al cantato di Ricky, sempre possente.
Seguono “3092”, aperta da un marcia militare ed in pieno stile Sodom e “Darkening Their Light”.
La prima di queste due song, come già detto, ricorda parecchio lo stile dei tedeschi Sodom, a volte anche troppo. “3092” è un ottima canzone, anche se qualche tocco più personale non mi sarebbe dispiaciuto. Molto bello lo stacco centrale con il basso in evidenza. Anche per quel che riguarda la seguente “Darkening Their Light” il discorso da fare è circa lo stesso, song decisamente apprezzabile ma dove certe influenze appaiono molto marcate. Di certo se siete dei fans di un certo Death/Thrash marcato anni ’80 queste song vi faranno impazzire.
Un discorso a parte lo merita la strumentale “In Thoughts”, song veramente riuscita e dotata di passaggi veramente molto. Magari nel pezzo non ci sono passaggi tecnicamente molt complessi, anche se in un paio di occasioni la band dimostra di saperci fare con gli strumenti, ma quello che secondo me rende “In Thoughts” una canzone molto ben riuscita è il buon gusto compositivo mostrato dal gruppo.
Chiude il cd la cover di “Pull the Plug” dei maestri Death, molto ben eseguita dalla band.
Direi che gli Irreverence hanno tutte le carte in regole per poter dire la loro in un panorama Thrash Italiano ultimamente non molto florido ma, che anche grazie a gruppi come loro, potrebbe tornare presto a far sentire la propria voce.
Penso che quando la band riuscirà a riversare su cd tutta la carica e l’aggressività che ha mostrato dal vivo ne vedremo delle belle, intanto c’è questo “Target:Hate” che ci mostra un gruppo con le idee abbastanza chiare, basterebbe aggiungere un tocco personale in più a certe canzoni e sono certo che ai 4 milanesi si potrebbero spalancare delle porte importanti.

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