Recensione: Tellurian Concepts

Di Simone Volponi - 18 Febbraio 2018 - 17:55
Tellurian Concepts
Etichetta:
Genere: Progressive 
Anno: 2017
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
70

Una strana creatura arriva dall’India con il nome (omen) Eccentric Pendulum. “Tellurian Concepts” è un EP di diciotto minuti composto da tre tracce tese e imprevedibili, tanto che è difficile trovare un genere specifico che ne identifichi i suoni. Progressive come macro categoria, Meshuggah, Gorguts e Cynic come punti di riferimento, ma non basta.
Con la line up rinforzata dalla partecipazione, tra gli altri, del bassista fusion Michael Manring, e dalla presenza di Bruce Lamont (Yakuza, Correction House, Brain Tentacles) con il suo sassofono, la musica degli Eccentric Pendulum diviene sfaccettata e davvero intrigante.

La prima “Tellurian I – Nil” funge da intro strumentale richiamando con il flauto i mantra indiani, un’atmosfera da raccoglimento all’interno di un giardino dove si immagina ci si prepari per pregare… Invece con “Tellurian II – Accelerated Extinction” si entra nel gorgo di una composizione in forte odore Gorguts, grazie alle vocals dal growl profondo ma espressivo. Un percorso complesso dove il basso si scambia cortesie tecniche con la batteria e il riff cadenzato domina la scena. Bruce Lamont offre un quid in più inserendosi con le sue pennellate di sax acido. Il lavoro di master affidato proprio a chi si occupa dei Gorguts, Colin Marston, rende il tutto con chiarezza, ogni strumento affiora solido e preciso in una serie di dissonanze che hanno logica e pensiero. Il finale è dominato dal basso jazz, intriso di sostanze indiane, prima di venire riavvolti dalla sincopata potenza del brano.
Tellurian III – Contrivance” è una lunga marcia tellurica, come promette il titolo, con ancora batteria e basso tentacolari, riff compresso e il growl che spara bordate prima di lasciare ampio campo alla parte strumentale dove il basso spadroneggia e Lamont soffia lievi distorsioni. Ripresa finale con assolo e il growl che intona le strofe iniziali, in un cerchio che si chiude ottimamente.

Tellurian Concepts” è probabilmente solo un assaggio di quanto gli Eccentric Pendulum intendono proporre in futuro, e si rivela un ascolto ottimo e da ripetere più volte per assimilare le tante sfumature messe in campo. È senz’altro un EP consigliato agli amanti delle band citate (soprattutto dei Gorguts) e del progressive più estremo e contaminato.
In attesa della prova sulla lunga distanza, il combo indiano è pienamente promosso.

Ultimi album di Eccentric Pendulum