Recensione: The age of grezz metal

Di Claudio Casero - 1 Marzo 2007 - 0:00
The age of grezz metal
Band: Immortadell
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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40

Quando mi trovo di fronte ad un cd di metal demenziale ho sempre paura ad ascoltarlo perché ritengo piuttosto complesso suonare questo genere musicale senza né incappare in banalità né privilegiare i testi senza dare molta importanza alla musica.
Questi Immortadell (nome veramente spettacolare!!), band composta da Fratello Ciabbath (voce), Colon Hell D’avanzo (voce), Kitestramort (chitarra) e Sgorruth (chitarra) presentano la loro musica come “black-trash-grindcore-demenziale-burzuminspired-abnormal metal”, più semplicemente definito grezz-metal.

Purtroppo però in questo “The age of grezz metal” trovo davvero molto poco di black metal mentre quasi tutto viene incentrato su sonorità thrash e grind core.
Brani come “Kitemmuerter” o la titletrack “Grezz metal” (cover di “Black Metal” dei Venom) non si possono definire brani pessimi, eccezion fatta per i suoni davvero scadenti; il principale problema risulta essere la voce che, nella maggioranza dei casi è stonata e parlata più che cantata. Le urla riescono, in alcuni frangenti a disturbare le orecchie dell’ascoltatore; unica cosa veramente positiva sono i riff di chitarra squisitamente thrash.
Di seguito troviamo anche la cover di “Highway to hell”, che in questo caso diventa “I wanna go to hell a magnarm a murtadell” suonata in maniera sufficiente ma che non convince per nulla dal punto di vista di metrica e di intonazione.
Unica canzone valida risulta essere “Spermatozombies”, brano di brutal death metal eseguito in maniera precisa e piacevole che riesce a strappare qualche sorriso solamente per i suoni assurdi che si trovano al suo interno.
Già dal titolo “Nothing else mammt” si può ben capire che il brano sia la cover di “Nothing else matters” dei Metallica; gli Immortadell sono riusciti a far diventare il brano ancora più imbarazzante dell’originale! La linea vocale è tutta da rifare dal momento che risulta completamente stonata in tutte le sue parti (e dubito che ciò sia stato fatto volontariamente!!).

Questo “The age of grezz metal” è quindi uno scadente lavoro sotto tutti gli aspetti e, sinceramente, da una band che suona assieme da dieci anni mi sarei aspettato qualcosa di più bello. Innumerevoli sono le pecche dal punto di vista musicale sia per quanto riguarda la musica sia per il cantato. Avrete notato che non ho ancora parlato di testi, che in questo caso dovrebbero essere essenziali!! Non ne ho ancora parlato solamente per il fatto che sono tutti completamente in dialetto foggiano e quindi poco capibili; se poi si aggiunge il fatto che la band suona grind core…arrivate voi alle debite conclusioni. Per darvi l’idea, immaginate di sentire un Leone di Lernia completamente stonato che canta con la voce impastata e avrete gli Immortadell.
Continuo dunque a sostenere l’idea che per suonare musica demenziale non basti coverizzare canzoni famose mettendoci in mezzo volgarità a profusione, ma che sia necessario saper suonare e fare le cose in maniera accorta. Ricordiamoci che si tratta sempre di musica!!! Se voglio sentire frasi divertenti in quanto tali, vado a vedere del cabaret e di certo non compro un cd.

TRACKLIST:
1. Manicomion (Beware Iolanda is Coming)
2. Kitemmurter (U Ciann d mammt parte II)
3. Grezz Metal
4. Iolanda Are Singing
5. I Wanna Go To Hell A Magnarm a Murtadell (atto I e II)
6. Spermatozombies
7. Vafammocc a mammt
8. Intostationz (Story og ordinary frecament)
9. Piadina Demon (Surfin’n’indstin)
10. Nothing Elsa Mammt
11. Dead Pussy
12. XXX (St’g arraft!!!!)
13. Lord of the Nailing Rutt
14. U Ciann d mammt parte III

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