Recensione: The Amsler Grid

Di Federico Reale - 23 Giugno 2011 - 0:00
The Amsler Grid
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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58

Il Canada, si sa, è sempre stato un terreno fertile per gli appassionati di metal estremo. Molteplici sono, infatti, i gruppi che hanno fatto (chi più, chi meno) la storia del genere da lì provenienti. Su tutti Annihilator ed Exciter, ma anche Sacrifice, Razor, Voivod o, per restare in tempi recenti, una buonissima impressione la strappano senz’altro complessi come Tenet, E-Force e Titans Eve.

È da questo prolifico scenario che provengono gli Exes For Eyes, band dedita a un thrash metal violento e distruttivo, nata dall’intesa tra il chitarrista Dave Sheldon (reduce però da un passato come bassista negli Annihilator a cavallo tra il 2007 e il 2008, anche se solo durante i live) e il cantante Big James Arsenian (proveniente dagli Endast). A completare la formazione ci sono Graham Porter (basso) e Aaron Spink (batteria).

“The Amsler Grid” parte in quarta con le terremotanti “Feel Again” e “A Life So Unfulfilling”, che mettono subito in mostra le caratteristiche degli Exes For Eyes: ritmiche grintose, riff rocciosi, una voce corrosiva (talvolta sfociante nel growl vero e proprio) e soprattutto ottimi soli di chitarra che evidenziano la presenza di un gusto melodico assolutamente non indifferente.

Certo, non si tratta di nulla che non sappia di già sentito, ma l’album scorre assestandosi su livelli più o meno discreti come testimoniano le chitarre granitiche di “Stop Thinking, Start Feeling” (tra i migliori episodi di “The Amsler Grid”), le melodie vivaci di “Chains”, “Dig For Higher Ground” e le trame più complicate della lunga “Romanticize The Struggle”.
Non mancano gli episodi sottotono, sicuramente: per esempio “Embrace The Fire” presenta degli inserti di voce pulita decisamente irritanti, oppure la pessima “Exes For Eyes” che, dopo una buona partenza, si trasforma in un brano assolutamente orribile che fa l’occhiolino a quanto già sentito nella discografia di vari gruppi nu metal quali Linkin Park, Slipknot e compagnia (ahimè) cantante.
Il compito di chiudere il tutto spetta alla conclusiva “A Horrible Mistake”, che nulla aggiunge e nulla toglie a ciò che è stato ascoltato finora.

Un album piuttosto controverso, che alterna momenti abbastanza validi ad altri piattissimi e privi di spunti interessanti. Gli Exes For Eyes dovranno dimostrare di avere una propria personalità e di riuscire a cavare qualcosa di buono dai migliori episodi del loro esordio.

Un debutto riuscito solo in parte.

Federico “Federico95” Reale

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Track-list:
1. Feel Again 4:00
2. A Life So Unfulfilling 4:10
3. Exes For Eyes 5:50
4. Romanticize The Struggle 8:20
5. Stop Thinking, Start Feeling 3:45
6. Embrace The Fire 4:10
7. Chains 6:40
8. Dig For Higher Ground 4:10
9. A Horrible Mistake 6:35

All tracks 47 min. ca.

Line-up:
Big James Arsenian – Vocals
Dave Sheldon – Guitars
Graham Porter – Bass
Aaron Spink – Drums
 

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