Recensione: The Blinding Darkness
Alan Reed – Vocals
Niall Matthewson – Guitars
Graeme Murray – Bass
Ronnie Brown – Keyboards
Colin Fraser – Drums
Per la prima volta compare su questo sito un disco dei Pallas, per la prima volta un live ufficiale dalla fredda Scozia di Aberdeen. Certo utilizzare un concerto registrato a Zoetermeer nel settembre 2002 per presentare una band di questa portata nata nel lontano 1974 non è proprio consigliabile, tuttavia l’occasione è davvero speciale quindi perchè trattenersi dal recensire un così ottimo lavoro senza negare una degna considerazione del passato? Mantenere la stessa formazione durante trenta lunghi anni di vita sarebbe stato impossibile, non a caso anche questo gruppo presenta due modifiche, per essere più precisi voce e batteria, ma vi assicuro che la sostanza è rimasta fedelmente legata al passato grazie ovviamente alla ferma permanenza degli altri componenti: puro progressive rock di stampo settantiano, Yes ed ELP in questo particolare contesto, riproposto a distanza di molto tempo negli ultimi anni novanta dopo un lungo periodo di sosta seguito all’ultima release ormai ottantiana. Questa volta però il gruppo ha a disposizione carne fresca da macinare e nuove tecnologie da sperimentare, con l’obiettivo di raggiungere il risultato finale più soddisfacente grazie alla reinterpretazione moderna delle vecchie sonorità. Insomma dopo due nuovi album esce questo live che spacca da morire, una lezione che si porta sulle spalle decenni di esperienza e tanti sacrifici, una produzione ottima anche in questo caso e una performance impeccabile davvero da incorniciare! Niente da dire, solo il pubblico lascia a desiderare in quanto ad euforia, ma penso che la cosa sia stata voluta: chi ascolta questo concerto in cuffia sembra seduto davanti ad un gruppo che prova le sue canzoni in saletta senza commettere neanche il più piccolo errore, la qualità del suono può essere benissimo paragonata ai livelli di studio, la presenza di un audience è constatabile solo alla fine di ogni singolo pezzo con gli applausi quindi non aspettatevi di sentire la gente urlare schiacciata dal pogo, la gente venuta ad assistere è pietrificata dalle atmosfere prodotte dal gruppo anche se oltre alla musica non si sente mai volare una mosca e francamente la cosa sembra abbastanza strana per un live come si deve. Tutto viene riprodotto dal vivo come su disco, brani nuovi e addirittura qualcosa tratto dal debutto con la EMI risalente al 1984, forse per provare che nonostante l’età avanzata dei tre componenti originari i Pallas sono ancora una band a tutti gli effetti, capace di sfornare dischi di tutto rispetto e performance live in grado di lasciare il segno ed insegnare alla gioventù bruciata di oggi che ancora molto si può fare senza dimenticare quanto fatto in passato. Avete da chiedere altri capolavori progressive rock a questo 2003?
Andrea’Onirica’Perdichizzi
TrackList:
CD1
01. The Cross and The Crucible (9:05)
02. For The Greater Glory (7:44)
03. Who’s to Blame? (4:48)
04. The Executioner / Rat Racing (11:05)
05. Crown of Thorns (10:14)
06. Beat The Drum (8:59)
07. Blood and Roses (5:54)
08. The Blinding Darkness (6:14)
09. Towers of Babble (9:38)
CD2
01. Midas Touch (9:54)
02. Celebration! (10:27)
03. Rise and Fall (Part 1) (6:10)
04. East West (5:02)
05. March on Atlantis (3:14)
06. Atlantis (8:06)
07. Cut and Run (5:33)
08. The Ripper (12:46)