Recensione: The Day Of Reckoning

Di Sergio Nardelli - 15 Febbraio 2011 - 0:00
The Day Of Reckoning
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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70

A distanza di cinque anni dal loro ultimo disco, tornano i power-metallers ETERNAL REIGN, valido sestetto tedesco già autore di due apprezzati album quali “Crimes Of Passion” (2002) e “Forbidden Path” (2005). La band, che annovera nella line-up il cantante Dirk Stühmer e il chitarrista Michael Sebastian (ex-Invader, Sweet Cheater, Final Prophecy ed Exploder), sforna ora questo “The Dawn Of Reckoning”, un concentrato di power metal melodico di ottima qualità, ben registrato e prodotto.

Il disco si apre, dopo la sognante intro di rito “Drowned”, in tutta la sua magnificenza con la solida “Beyond The Black” che mette subito in risalto le doti del vocalist Dirk Stühmer ed il felice connubio tra le chitarre e le sontuose tastiere di Björn Meyer. La briosa “Lords Of Chaos” scalpita dentro binari melodici con un efficace ritornello, un vellutato innesto di piano e le chitarre di Michael Sebastian e Thorsten Fünfhaus che si infiammano, come nella tirata “Shadows Of The Past” dove una compatta e dinamica sezione ritmica tira la volata in un avvolgente climax melodico.

 Il disco lievita di intensità con l’accoppiata vincente composta dalle lunghe “Emptiness Devours” e “Forgotten Sunrise”, congiunte dal breve intermezzo “Lost Clouds”, portatrici entrambe di intense scariche adrenaliniche, servite con eleganza sonora, buoni intrecci strumentali e con il vocalist Dirk sempre sugli scudi. Con la possente “The Beast Within” gli Eternal Reign mostrano le unghie, travolgendo e lasciando il segno, grazie alla solida sezione ritmica, guidata dal pulsante basso di Jörg Hassel e dallo schiacciante drumming di Lennart Medebach che già a inizio brano picchia duro e fa fumare il suo drum-kit che rimane incandescente per tutta la durata della successiva cavalcata metallica, servita da una bella versione di “Devil And Daughter”, grande pezzo dei Black Sabbath dell’era “Headless Cross”. Suadente e graffiante quel che basta, l’energica “Gone Too Far” che fra cori anthemici e pure esplosioni heavy, non disdegna digressioni più meditate.

Scintille e sensazioni ad alto voltaggio si placano nel finale e si incanalano nella conclusiva “Still Remains”, power ballad che regala calore e sentimento senza essere sdolcinata; un bel modo per chiudere un album accattivante, ben suonato, che coniuga in modo equilibrato potenza e melodia, perdendo forse quota nelle song più lunghe, ma tenendo botta in fatto di grinta e senso melodico.
 

Sergio Nardelli

 

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Tracklist:
1-Drowned
2-Beyond The Black
3-Lords Of Chaos
4-Shadows Of The Past
5-Emptiness Devours
6-Lost Clouds
7-Forgotten Sunrise
8-The Beast Within
9-Devil And Daughter
10-Gone Too Far
11-Still Remains

Line-up:
Dirk Stühmer-vocals
Michael Sebastian-guitars
Thorsten Fünfhaus-guitars
Jörg Hassel-bass
Lennart Medebach-drums
Björn Meyer-keyboards

 

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