Recensione: The Epigenesis

Di Daniele Balestrieri - 6 Febbraio 2011 - 0:00
The Epigenesis
Band: Melechesh
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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80

Provenire da Gerusalemme e Betlemme e suonare black metal è un lusso che genererebbe invidia persino nella band black più norvegese del pianeta, per motivi che ovviamente non sto qui ad elencare.
Certo è che i Melechesh hanno un roster discografico di tutto rispetto e ogni uscita, in un certo senso, ha rappresentato un passo in avanti rispetto alla precedente. The Epigenesis persegue l’intento iniziato quindici anni fa di portare black metal samaritano nelle case di mezzo mondo, enfatizzando alcuni aspetti che già avevano reso il precedente Emissaries una piccola gioia per le orecchie e nel contempo aggiungendo alcuni “twist” per svecchiarsi e seguire l’andamento di questo primo scorcio di millennio, un andamento fatto di ritrovati spessori culturali, sperimentazioni sbrigliate e di ammiccate all’easy listening.

Salta subito all’orecchio infatti un certo ammorbidimento delle linee melodiche, non così abrasive come nei loro precedenti lavori ma al contrario più accondiscendenti, tendenti a quei ritmi ossessivi e apocalittici che tanto successo hanno riscosso negli ultimi anni tra le frange dei blackster meno intransigenti.

L’opener “Ghouls of Niniveh“, dall’attacco pressoché heavy, è un ottimo esempio della maturazione artistica del quartetto sionistico; ottima la prestazione di Xul, davvero un piccolo Hellhammer mesopotamico, e interessante anche il basso finalmente prepotente grazie all’apporto della new entry Rahm, responsabile quest’ultimo della stesura di alcuni dei riff vincenti di “When Halos of Candles Collide“, intermezzo strumentale dagli avvolgenti ritmi mediorientali che suona esotico, misterioso e ben piazzato tra un inizio album tutto puntato al reperire consensi del pubblico e una seconda parte volta a compiacere i fan dei Melechesh di vecchio stampo.
Interessante, come al solito, la voce di Ashmedi, abile tanto nello scream più arcigno quanto nel pulito di “Sacred Geometry“, vera perla thrasheggiante dell’album insieme all’opener. che dimostra quanto versatile sia diventata la band israeliana.

Nonostante la sua relativa orecchiabilità, The Epigenesis non è un album semplice da affrontare. Questo è uno di quei lavori che sarebbe un errore liquidare troppo presto, e purtroppo si presta molto bene all’essere liquidato per via di una pesantezza di fondo non indifferente. Molte band condividono con loro lo stesso problema e molte band sono state etichettate ingiustamente dalla critica solamente perché risultano ostiche all’approccio e pesanti al primo ascolto diretto.

Certo è che questa loro quinta fatica punta molto sulla ripetizione di riff ossessivi volti a generare suspance e drammaticità – ancora una volta non posso fare a meno di citare la seconda parte della splendida opener – per plasmare quella sensazione di “urgenza” tanta cara al black metal. Per raggiungere un simile scopo c’è bisogno di tempo e dedizione.
Nonostante una simile dichiarazione di intenti, non ci troviamo di fronte a un’unica spirale di sabbie mobili musicale, soffocante e insidiosa: tracce come “Grand Gathas Of Baal Sin” rappresentano la parte più “in your face” di quest’album, così come “Negative Theology” ne rappresenta quella più black n’ rolleggiante, a chiara dimostrazione di quanto sia sfaccettato un album che all’apparenza ha come difetto più evidente il dominio a tratti eccessivo – tendente allo stucchevole – degli assoli e delle parti strumentali arabeggianti.

Un album che mostra il proprio valore solo a chi ha la pazienza di scoprirlo poco a poco, uno di quei lavori che sono stato contento di aver ascoltato fino a farmi cadere le orecchie: c’è stata una vocina, da qualche parte, nel retro della mia testa, che mi ha spinto a non mollare. Quella vocina si è meritata un bel “L’chaim” con qualcosa di molto alcolico.

Daniele “Fenrir” Balestrieri

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TRACKLIST:

1. Ghouls of Nineveh
2. Grand Gathas of Baal Sin
3. Sacred Geometry
4. The Magickan and the Drones
5. Mystics of the Pillar
6. When Halos of Candles Collide (instrumental)
7. Defeating the Giants
8. Illumination – The Face of Shamash
9. Negative Theology
10. The Greater Chain of Being
11. The Epigenesis

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