Recensione: The Essential Ozzy Osbourne

Di Francesco Prussi - 22 Febbraio 2003 - 0:00
The Essential Ozzy Osbourne
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Anno: 2003
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75

Esce The Essential Ozzy Osbourne, seconda raccolta del Madman. Due cd comprensivi di trenta pezzi che tracciano un quadro riassuntivo di vent’anni di carriera solista del singer Inglese. Come di consueto non è inserito alcun pezzo inedito o alternative tracks, a differenza di Ozzman Cometh che qualche spunto interessante l’offriva (un pezzo inedito e quattro canzoni dei Sabs registrate in qualche scantinato all’inizio di carriera). Dischi come questo rappresentano solo un’operazione commerciale destinata a persone che come me, in un lampo di follia, ha venduto tutti i dischi originali e di conseguenza è un buon motivo per rifarsi una panoramica sulla carriera artistica di uno dei personaggi che più ho apprezzato, ma che purtroppo non riesce più a proporre qualcosa di nuovo e realmente valido. Gli ultimi quattro dischi parlano chiaro: due raccolte, un live abbastanza fiacco e un disco in studio vuoto e scialbo. Ormai l’ex principe delle tenebre si è smarrito nei meandri della Real-TV, sostituendo la sua creatività con pagliacciate televisive in chiaro American-style.Però quando parte la musica, tutto questo è offuscato dalla bellezza di Crazy Train che apre il primo cd, seguita dalla grandissima ed intramontabile Mr. Crowley, prese dal primo Lp Blizzard of Ozz. Risentire il mai compianto Randy Rhoads alla chitarra mette i brividi. La sua sei corde trionfa ancora in I Don’t Know, presa da Tribute, uscito postumo per commemorare il grande chitarrista scomparso troppo precocemente e che tanto avrebbe potuto ancora dare al metal. Poi è la volta di Suicide Solution sempre da Blizzard of Ozz, da cui è estratto anche Goodbye to Romance, mentre dal secondo Diary of a Madman è Over the Mountain, Flying High Again e la title-track ad irrompere nelle casse dello stereo ed a far riemergere vecchi ricordi. Ancora una track da Tribute e il famoso riff di Paranoid viene sparato negli amplificatori dalla chitarra di Randy in una versione a dir poco esaltante. Quattro pezzi vengono presi da Bark at the Moon ( la Title-track, You’re No Different, So Tired e Rock’n’ Roll Rebel) con il sostituto di Randy Roads alla chitarra, Jake ‘E’ Lee (mi domando che fine abbia fatto dopo i gloriosi Badlands). La copertina del disco era bellissima, con Ozzy truccato da lupo mannaro. E’ tralasciato il commerciale Ultimate Sin, anche il live Speak of the Devil non è citato (bellissimo disco in cui Ozzy rivedeva le canzoni dei Sabs con Brad Gillis dei Night Ranger alle sei corde). Con Crazy Babies, Miracle Man e Fire in the Sky inizia il periodo di Zakk Wilde con l’album No Rest for the Wicked (l’unico vero sostituto di Randy). I riff nervosi di Zakk si riveleranno micidiali per il sound di Ozzy che ritroverà nuova linfa con il giovane chitarrista. In questo modo termina il primo cd.Sul secondo dischetto trovano posto altri quattordici brani di cui ben cinque sono presi da No More Tears che molti considerano, non a torto, come l’ultimo vero album di Ozzy. Sono la bellissima ballad Mama, I’m Coming Home, la più dura Desire e la cadenzata No More Tears seguite da Time After Time e Road to Nowhere che fanno bella mostra di sè sulla compilation. In apertura è posto un altro brano da No Rest for the Wicked e precisamente Breakin’ All the Rules, mentre Live & Loud è citato con I Don’t Want to Change the World, cui fanno seguito quattro brani presi da Ozzmosis. Perry Mason e I Just Want You conquistano, ma Thunder Underground e See You on the Other Side, pur non essendo dei brutti brani non riescono a piacermi. Si giunge alla fine con Down to Earth, disco scialbo e monocorde che non fece presagire niente di buono con pezzi come Gets Me Through, Dreamer e No Easy Way Out troppo banali e ruffiani, mentre il resto del disco è molto peggio.Per me Ozzy rimane sempre un personaggio unico ed inimitabile, spero vivamente che questa raccolta non sia “il canto del cigno” di uno dei più grandi artisti del mondo del rock, auspico in un colpo di coda del singer Britannico e che torni con un album degno del suo nome.Anche se si tratta di una raccolta il voto rimane per la bellezza della maggior parte dei brani contenuti in The Essential.

Tracklist:

1. Crazy Train
2. Mr, Crowley
3. I Don’t Know [live]
4. Suicide Solution
5. Goodbye to Romance
6. Over the Mountain
7. Flying High Again
8. Diary of a Madman
9. Paranoid [live]
10. Bark at the Moon
11. You’re No Different
12. Rock ‘N’ Roll Rebel
13. Crazy Babies
14. Miracle Man
15. Fire in the Sky
16. Breakin’ All the Rules
17. Mama, I’m Coming Home
18. Desire
19. No More Tears
20. Time After Time
21. Road to Nowhere
22. I Don’t Want to Change the World [live]
23. Perry Mason
24. I Just Want You
25. Thunder Underground
26. See You on the Other Side
27. Gets Me Through
28. Dreamer
29. No Easy Way Out

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