Recensione: The Futility Songs

Di Matteo Bovio - 25 Dicembre 2004 - 0:00
The Futility Songs
Band: Blu Infinito
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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75

I Blu Infinito sono un ottimo esempio di qualità made in Italy. Oltre all’encomiabile cura che hanno dimostrato nei dettagli di questo demo, i nostri propongono tre tracce ricche di spunti musicali interessanti e personali; eccoli dunque al primo passo di una carriera indiscutibilmente promettente.

Il demo, in tiratura di mille copie, parte con una “Place Of Forgiveness” emblematica: se il monicker deve aver già fatto drizzare le orecchie ai fan dei nostrani Novembre, l’inizio di questa opener non potrà che confermare i nostri sospetti. La band sarda sembra infatti molto ispirata dallo stupendo sound del gruppo dei fratelli Orlando, e, in particolare, queste prime note sembrano quasi provenire dalla stessa onda ispiratrice che diede vita a Wish I Could Dream It Again. Se poi questi rimandi siano solo frutto del caso non posso saperlo; fatto sta che alcuni riferimenti al Death melancolico sono piuttosto palesi e, spesso, diventano la base su cui sviluppare il resto. La canzone è molto articolata e passa attraverso momenti eterogenei ma legati da questo grande filo conduttore; se a tratti si affaccia il Death di matrice svedese, altre volte l’impronta Gothic fa capolino per andare a tracciare più nettamente i contorni delle composizioni.

Altrettanto significativa l’apertura di “‘Cause The Rain“, che non manca di citare gli Opeth, prima di esplodere in una cavalcata Death che non rinuncia nè all’irruenza nè alle costruzioni armoniche e melodiche delle chitarre. A incrementare l’efficacia della traccia ci pensa il cantato di Davide Ciscì, versatile e supportato da una leggerissima e affascinante effettistica. In realtà la produzione, per quanto discreta, è comunque quella di un buon demo: pertanto non aspettatevi miracoli dai suoni. Ma le idee hanno tutto lo spazio di espressione necessario, non vengono certo sotterrate o impoverite dalla registrazione. Lo stesso vale per alcuni passaggi, come per esempio i cantati in pulito: una realizzazione migliore in alcuni punti era probabilmente possibile, ma anche serviti così come sono delineano perfettamente la portata di quel che il gruppo potrà fare in futuro.

Adagio From The Moon” parte in maniera più aggressiva, ma ben presto assistiamo all’ennesimo ritorno a tempi ed atmosfere più pacati, molto intensi e dalle strutture armoniche ricercate. Insomma, una traccia di chiusura in linea con lo spirito di questo The Futility Songs: un demo ottimo, che, anche spulciato nei dettagli, offre proprio pochi appigli ai detrattori. Qualche passaggio a dir la verità è ancora acerbo, ma data la complessità delle strutture e la varietà proposta sarebbe stato veramente oltre ogni aspettativa aspettarsi che tutto filasse via liscio. Limando qua e là questi momenti di transizione e curando solo un pizzico in più la batteria nelle parti veloci ci troveremmo in mano 3 brani di valore assoluto, che già così come sono hanno ben poco da invidiare a quelli di acts più noti e osannati. Guai a parlare di speranza: i Blu Infinito sono una realtà.
Matteo Bovio

Tracklist
01. Place Of Forgiveness
02. ‘Cause The Rain
03. Adagio From The Moon

Contatti
Davide Ciscì
Via Planargia 28
09045, Quartu S.E. (CA)
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