Recensione: The Gates Of Madness

Di Nicola Furlan - 2 Gennaio 2011 - 0:00
The Gates Of Madness
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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75

Davvero un buon colpaccio, l’esordio discografico della speed metal band emiliana Voices From Beyond alla cui batteria compare Mise, già dietro alle pelli dei noti compaesani Neurasthenia.

Nati nel 2006 e messi sotto contratto dall’etichetta discografica SG Records, a metà novembre l’ensemble dà alla luce il full-length di esordio intitolato “The Gates Of Madness”. In primis, il disco indica che la scena italiana sta crescendo in maniera apprezzabile. Stanno scemando (per fortuna!) le produzioni asettiche che speravano di farla franca abusando di ritmiche rocciose ricche di groove, ma senza un minimo di melodia, ispirazione e personalità.
Ecco: nell’album c’è un condensato equilibrio d’idee che affonda le radici nella memoria di band come i Savatage, per la teatralità del cantato e i Gamma Ray, per le accelerazioni e le melodie. E i Machine Head, infine, per quanto riguarda la potenza di alcune riprese, le accentature in armonico artificiale piuttosto che l’enfatizzazione di certi pre-chorus.
Sono certo di non brillare per qualità critica quando, per dar l’idea dei contenuti di un lavoro, mi riferisco a nomi di act del passato o del presente; ma il semplice inquadramento «speed metal», per i Voices From Beyond, non avrebbe reso onore alla perfetta e ricca sinergia d’intenti messa in atto dal quintetto di Cesena. Ogni strumento si presenta con personalità e non mancano alcuni passaggi in cui le due accoppiate Andrea/Matteo – Raffaele/Mise mettono in atto un vero e proprio muro sonoro, con tanto di ricami chitarristici atti a rendere il tutto sfumato e non grigio e freddo come accade per molte giovani realtà, davvero poco ispirate.

No, i Voices From Beyond ci sanno fare alla grande. Manca davvero poco per spiccare il salto decisivo. Personalmente «peperei» un po’ alcuni passaggi ritmici, troppo fermi sugli accordi, per far sì che il tutto prenda una dinamicità ritmica più coinvolgente. Inoltre, cercherei alcune aperture melodiche in uscita dai ritornelli e, forse, abbasserei i bassi a livello di missaggio.

Per il resto, nulla da eccepire: “The Gates Of Madness” è un esordio di tutto rispetto. Un bell’esordio! Alcune uscite live di qualità potrebbero conferire ai cinque la sicurezza d’osare quel briciolo in più che, pro futuro, potrebbe dare un sacco di soddisfazioni.
E il primo è andato…

Nicola Furlan

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Track-list:
1. Terror Screen 5:21
2. The Chosen 5:31        
3. Voices From Beyond 4:55
4. Timedream 4:37        
5. The Cult Of Madness 4:24        
6. Don’t Change Your Mind 4:19    
7. Day Of Rebirth 6:06    
8. The Key Of Doom 4:22        
9. Welcome You 5:42        
10. From Beyond 5:46

All tracks 51 min. ca.

Line-up:
Roberto – Voce
Andrea – Chitarra
Matteo – Chitarra
Raffaele – Basso
Mise – Batteria
 

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