Recensione: The Human Equation

Di Keledan - 5 Giugno 2004 - 0:00
The Human Equation
Band: Ayreon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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100

Ayreon – The Human Equation è un album strepitoso, con oltre cento minuti di musica composta magistralmente da un ispiratissimo Arjen Lucassen e impreziosita da un drappello di grandi musicisti, tra i quali spicca con la sua voce magica James La Brie dei Dream Theater.
Per nostra fortuna Arjen ha accantonato per un attimo il progetto Star One, che ha venduto bene ma che ritengo un disco tutt’altro che memorabile, ed è tornato a dare il meglio di sé. Ci troviamo di fronte a un prog sperimentale e psichedelico, vario e raffinato, maturato dopo l’esperienza di cinque dischi uno più bello dell’altro.
Diversamente da quanto fatto per “The Universal Migrator”, distribuito in due CD venduti separatamente, questa volta troverete entrambi i dischetti in una sola confezione. Considerando che basterebbe il CD 1 per assegnare a questo titolo il massimo dei voti, devo ammettere che questa nuova fatica di Ayron va a dir poco fuori scala…

L’album è un concept basato sulla storia di un cinico business man che si trova in coma in seguito a un incidente. Durante lo stato d’incoscienza viene “visitato” dai suoi sentimenti e dai fantasmi del suo passato, sulla falsa riga del Canto di Natale di Dickens. Il malcapitato si trova a combattere con la sua coscienza e con le sue emozioni, interpretate dagli undici grandi cantanti raccolti da Lucassen.

La grafica di package e booklet è ottima e ben curata. La produzione audio è a dir poco maestosa: suoni pieni, limpidi, potenti e tutti ben distinti. Non oso immaginare l’enorme sforzo compiuto dall’etichetta Inside Out e da Arjen per coordinare tutte le personalità intervenute e per sposare i diversi timbri vocali con la parte strumentale…
Come anticipato, tra le voci di questa sontuosa opera si distingue quella di James La Brie, uno che ha un timbro vocale così suggestivo che, pure se leggesse una lista della spesa, la farebbe suonare come una poesia di Leopardi. Tra i musicisti, ovviamente anche lo stesso Arjen, gran maestro di sintetizzatore, ottimo chitarrista e buon cantante.

Parlando genericamente, definirei il primo CD più arioso e il secondo più cupo, ovviamente per motivi di sceneggiatura. Come stili ce n’è per tutti e all’interno degli stessi pezzi capitano cambi di stato d’animo e atmosfera a dir poco radicali, quindi da un doom-gothic si può passare a uno scintillante ed evocativo rock progressive alla Jetrho Tull.
Dal punto di vista della track list, descrivere tutti i venti brani sarebbe proibitivo, come pure sarebbe riduttivo elencare i “più belli”.

Come esempio per tutti userò “looser” dal secondo CD. Inizia con dei didgeridoo che cedono a un riff “folk” di chitarra e flauto che è il leit motiv del brano. Dei chitarroni distorti dopo un paio di giri si accompagnano al flauto… che diventa una cantata Country Western interpretata con ironia e forza da Mike Baker per lasciare il posto a… un assolo di organo Hammond in pieno stile Psycho anni 70! Questa chicca è suonata magistralmente nientemeno che dal veterano Ken Hensley (tra gli altri Uriah Heep). Il pezzo riprende con la voce Western che viene scalzata dallo screaming selvaggio di Devin Townsend, che si incastra alla perfezione nel contesto, portando la canzone verso la conclusione.

Geniale? Innovativo? A me sembra un Capolavoro e non mi resta che piazzargli un 100 sonante e consigliarlo a chiunque. Se non vi piace ora, vi piacerà un domani. Se non vi piacerà nemmeno domani, siete liberissimi di suonarmelo in testa!

Ayreon – The Human Equation (2004)
Tracklist

CD 1:

1. Day One: Vigil (1.33)

2. Day Two: Isolation (8.42)

3. Day Three: Pain (4.58)

4. Day Four: Mystery (5.37)

5. Day Five: Voices (7.09)

6. Day Six: Childhood (5.05)

7. Day Seven: Hope (2.47)

8. Day Eight: School (4.22)

9. Day Nine: Playground (2.15)

10. Day Ten: Memories (3.57)

11. Day Eleven: Love (4.18)

CD 2:

1. Day Twelve: Trauma (9.54)

2. Day Thirteen: Sign (4.47)

3. Day Fourteen: Pride (4.42)

4. Day Fifteen: Betrayal (5.24)

5. Day Sixteen: Loser (4.46)

6. Day Seventeen: Accident? (5.42)

7. Day Eighteen: Realization (4.31)

8. Day Nineteen: Disclosure (4.42)

9. Day Twenty: Confrontation (7.03)

Cantanti: Mikael Åkerfeldt (Opeth), Devin Townsend, James LaBrie (Dream Theater), Magnus Ekwall (The Quill), Devon Graves (Dead Soul Tribe), Heather Findlay (Mostly Autumn), Irene Jansen (Karma, Star One), Eric Clayton (Saviour Machine), Mike Baker (Shadow Gallery), Marcela Bovio (Elfonía), Arjen Lucassen.

Musicisti (oltre ad Arjen):
Tastiere: Oliver Wakeman, Joost van den Broek (Suncaged), Martin Orford (IQ)
Organo Hammond: Ken Hensley (Uriah Heep)
Violini, violoncelli, flauti, fagotti e didgeridoo: Flairck, band folk olandese
Flauti: John McManus

Roberto “Keledan” Buonanno

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