Recensione: The Past

Di Angelo D'Acunto - 7 Febbraio 2011 - 0:00
The Past
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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78

Provenienti da Siena, i toscani Focus Indulgens, dopo una serie di
demo pubblicati a cavallo tra il 2005 e il 2009, arrivano, sul finire dell’anno
2010, al debutto vero e proprio con The Past, primo full-length
ufficiale edito da Doomymood Records. Disco registrato nei Rokkaforte
Studios di Castiglione del Lago (PG) e disponibile sia in versione CD, sia in
vinile e che, come vedremo, regala non poche sorprese (e soddisfazioni) durante
l’ascolto.

Il sound proposto dalla band toscana è un doom di stampo classico unito ad
influenze decisamente heavy-oriented, più l’aggiunta di una leggerissima vena
progressive. Sound tutt’altro che banale e, soprattutto, condito da un
songwriting piuttosto maturo e ispirato. I Focus Indulgens, infatti,
seguono sì le lezioni impartite dai grandi maestri del genere, ma senza
limitarsi a clonare passivamente un genere musicale già poco innovativo di suo,
arricchendolo, come già detto, con delle idee interessanti. A fare quasi da contraltare a tutto questo troviamo alcune piccole pecche, come la voce del
cantante, la quale tenta di adattarsi alle atmosfere ricreate dall’ottimo lavoro
delle chitarra, ma che appare, molte volte, poco espressiva è un po’ troppo
fuori luogo. Poco male comunque, i pezzi proposti riescono in ogni caso a
scorrere anche con una certa facilità, riuscendo a convincere già dal primo
ascolto.
L’iniziale Damnhail! dà subito il via alle danze con ritmiche
lente, opprimenti e più doom-oriented, dove a farsi sentire sono soprattutto le
ritmiche ossessive delle chitarre, che assumeranno connotati tipicamente heavy
con lo scorrere della successiva e più diretta Night, Sentence, Silence.
Sulla stessa scia anche una The Idol At The Top Of the Mountain
dal sapore nettamente più epico ed evocativo (splendide le melodie dei refrain),
mentre Skull Full Of Diamonds si spinge su territori decisamente
più orientati verso l’hard rock settantiano. Il finale è dedicato ad una
delirante Sacrifice At Satan’s Cliff che racchiude al suo interno
tutte le influenze già citate e riscontrate nei brani precedenti, la quale
lascia poi spazio alla conclusione vera e propria affidata alla cover di Voodoo Child (Slight
Return)
.

Insomma, i Focus Indulgens ci offrono un disco suonato in modo
eccellente e prodotto piuttosto bene, dove si possono riscontrare solo alcune
piccole e già citate pecche che saranno comunque da rivedere in futuro, per
migliorare ancora di più una proposta musicale già altamente interessante di
suo. Viste quali sono le premesse, in ogni caso, siamo sicuri che la band
toscana riuscirà a regalarci altre gradite sorprese anche nel prossimo futuro.
Questo è poco ma sicuro.

Angelo ‘KK’ D’Acunto

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Tracklist:

01 Damnhail!
02 Night, Sentence, Silence
03 The Idol At The Top Of the Mountain
04 Skull Full Of Diamonds
05 Sacrifice At Satan’s Cliff
06 Voodoo Child (Slight Return) (The Jimi Hendrix Experience Cover)

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