Recensione: The Redlight Murder Case

Di Stefano Risso - 26 Febbraio 2008 - 0:00
The Redlight Murder Case
Band: Deranged
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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67

Settimo album per i Deranged, storica formazione svedese che ritorna
sulle scene con
la pubblicazione di questo nuovo The Redlight Murder Case, il
primo sotto
Regain Records
. Sempre arrabbiatissimi, sanguinolenti e crunchy, in linea
col proprio stile.

Del resto da una band attiva dal lontano 1991 era difficile aspettarsi
stravolgimenti, continuando con un death old-school che punta dritto al sodo,
lasciando ad altri la corsa alla velocità e alla ricerca tecnica che sta
influenzando da tempo parte della frangia più estrema del death metal.
The Redlight Murder Case
suona quindi diretto, forte di una sessione
ritmica molto compatta, di arrangiamenti essenziali, e del vocione cavernoso del
nuovo arrivato Martin Schönherr (alla lunga un po’ monocorde), in cui la
band accelera maggiormente rispetto alla passata release, incorporando anche
elementi slayeriani a dare maggiore dinamicità alle canzoni.

I Deranged non sono certo dei fuoriclasse, ma sanno benissimo come far
scapocciare gli ascoltatori: Watch Me When I Kill, Strip Nude For Your
Killer
, So Sweet, So Dead o Death Walks On High Heels, sono
esempi efficaci di cosa siano capaci questi musicisti, che senza effettuare
colpi di scena “divertono”, grazie a buone cavalcate e passaggi groovy,
mantenendo la propria musica su un livello di facile ascolto (per il genere,
ovviamente), in grado di far apprezzare da subito il disco in questione. Il
problema, a mio avviso, sorge alla distanza, dal momento che i nostri non hanno
tantissime cartucce da sparare, con il risultato di poter anche annoiare, o di
risultare sempre meno efficaci col passare dei minuti, quando l’attenzione cala
leggermente sotto il livello di guardia. Del resto il target dei Deranged
è quello di presentare puro e semplice death metal, grezzo e robusto, quindi
sarebbe anche poco opportuno voler andare a cercare elementi che gli svedesi non
possono offrire.

Un disco dunque riuscito, buono ma non indispensabile, che farà soprattutto
la gioia dei nostalgici. Il problema è sempre lo stesso: basterà tutto questo
per far acquistare il disco? Ne dubito.

Stefano Risso

Tracklist:

1. Watch Me When I Kill 03:55
2. Strip Nude For Your Killer 05:32
3. Gently Before She Dies 03:13
4. Redlight Murderess 04:24
5. So Sweet, So Dead 03:05
6. The Killer Wore Black Gloves 04:15
7. Formula For A Murder 03:47
8. Death Walks On High Heels 03:36
9. Body Puzzle 03:39 

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