Recensione: The scream that tore the sky

Di Claudio Casero - 5 Ottobre 2005 - 0:00
The scream that tore the sky
Band: Star Gazer
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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60

Molto strano questo “The scream that tore the sky”, lavoro degli Star Gazer, duo composto da The Serpent Inquisitor (chitarra, batteria e voce) e The Great Righteous Destroyer (basso, chitarra e voce). Quasi tutti i brani presenti nel cd sono datati intorno al 1995-96, e quindi credo che si tratti di una ristampa di un lavoro precedentemente porodotto.

Si nota che la band in questione non è molto ligia ai canoni del black metal, genere a cui si avvicinano di più, gia dalla titletrack che parte con un sound pacato e cupo per poi esplodere una violenza inaudita di indubbio valore; peccato però che il brano in questione alla lunga sia ripetitivo e che la voce growl, registrata a volumi toppo bassi per essere apprezzata risulta essere solo un sottofondo. Tutt’altro discorso per il cantato scream che è invece convincente e potente al punto giusto.
Con “One will always feast” la faccenda non cambia molto: batteria iper-veloce e chitarre senza un minimo di personalità si mischiano ad un cantato che ricorda quello dei Mortician ma che purtroppo non si sente; da salvare in questo caso la parte dei cori che sono organizzati decisamente bene.
Decisamente più belle e accattivanti sono invece “Insomniate vortex” e “Harbringer” che alternano momenti prettamente black old style a parti più “innovative” caratterizzate da svariati cambi di tempo che conferiscono varietà ai brani; il tutto è migliorato da un cantato scream quasi impeccabile e di indubbio impatto.
Cambiamo discorso invece con “Pale brethren”, brano alquanto complesso che, pur non facendo gridare al miracolo, risulta molto interessante sotto tutti gli aspetti con un cantato growl che, almeno in questo caso, suona ricco di energia e maestosità e un ritmo di batteria vario e ben organizzato. Non ultimo, bella la parte più lenta che riesce a creare un’ottima atmosfera soprattutto grazie ad un  tappeto musicale di tutto rispetto.
Questo “The scream that tore the sky” è quindi un lavoro senza infamia e senza lode che passa inosservato a causa della sua banalità e ovvietà; spuntano nella monotonia dei brani alcuni momenti decisamente validi che dimostrano l’abilità del duo ma che sinceramente non bastano a far diventare ottimo un cd di per sé mediocre. Di certo la pessima registrazione del cantato growl non aiuta a migliorare il livello del cd che per altro non presenta nemmeno un artwork all’altezza della maggioranza dei lavori che stanno uscendo ultimamente.
L’ascolto del cd scivola senza particolari intoppi ma non lascia quasi nulla di veramente valido e non rimane impresso nelle orecchie, eccezion fatta per qualche sporadica idea che, se fosse sviluppata meglio, sarebbe di certo più che valida.

TRACKLIST:
1. …Of the sun
2. The scream that tore the sky
3. One will always feast
4. Insomniate vortex
5. Harbringer
6. Ye olde magiks
7. Pale brethren
8. Tongues
9. Scribe to the forsaken mother
10. Viral spears and shards of moonskin
11. All that is…

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