Recensione: The Smell Of Rain

Di Immortal - 6 Giugno 2002 - 0:00
The Smell Of Rain
Band: Mortiis
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
65

Il mio primo impatto con il “nuovo” Mortiis (o Mortiis Era II come si definisce lui) è stato con le sessioni fotografiche di “The Smell Of Rain” e mi sono subito chiesto perchè il celebre troll norvegese mi sembrasse Marilyn Manson…

Poi è arrivato il Cd, sotto forma di un anonimo promozionale della Earache e dopo una ventina di secondi di samples sono partiti i bassi…
Mortiis abbandona quella che lui stesso aveva definito “Dark Dungeon Music” e si butta in una sorta di darkwave elettronica; oltre all’amato-odiato reverendissimo della Chiesa di Satana, il nostro mischia influenze dei capiscuola Fileds Of The Nephilim e alcune influenze di dark new-wave scandinava (Seigmen, 69 Eyes).

Il prodotto è “onesto”: ben confezionato, ben suonato e, nelle parti più melodiche e introspettive, emerge il “solito” Mortiis. L’ex bassista delgi Emperor, per sua stessa ammissione, si è stufato di essere un personaggio su cui si favoleggia e, abbandonati synth e Korg M1, si è munito di contratto, band e canzoni (nell’accezione più classica del termine) e si è presentato con The Smell Of Rain.

Il CD si apre con “Parasite God”, decisamente coinvolgente e ispirata, nonostante la prdouzione a tratti un po’ troppo “mansoniana”. Il disco prosegue sulla falsa-riga della prima traccia fino a “Monolith”; qua le atmosfere si fanno più cupe e, nonostane l’uso di suoni “originali” (ci sono addirittura dei bonghi), Mortiis riesce a farci entrare nuovamente nei suoi paesaggi più siderali e visionari. Il nostro troll, comunque, abbandona le piste delle danc-hall goth e ci fa respirare le sue classiche atmosfere. Il cd,da qui in poi, mi è parso più “sincero”, ma meno convincente… Il tutto fino a “Smell The Witch”, dove il nostro chiude il suo lavoro con un tono moooolto commerciale, ma anche decisamente accattivante…

Che dire ? Simili mutamenti li abbiamo visti accadere in fasi progressive e laboriose in band come Tiamat o Moonspell e quindi non stupiscono più. Il nuovo lavoro di Mortiis non mi è dispiaciuto, anzi ammetto di averlo ascoltato molto, ma da chi ha creato il testo di “I Am The Black Wizards” o le atmosfere di “Crypt Of The Wizard” personalmente mi aspetto molto di più…

Ultimi album di Mortiis

Band: Mortiis
Genere:
Anno: 2002
65