Recensione: The Spiders and the Butterfly

Di Alessandro Calvi - 22 Marzo 2012 - 0:00
The Spiders and the Butterfly
Band: SinHeresY
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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65

Nati nel 2009 come cover band dei Nightwish, i triestini SinHeresy giungono ben presto alla decisione di comporre brani propri e, infine, a incidere questo loro EP di debutto per la Revalve Records intitolato “The Spiders and the Butterfly”. Solo cinque pezzi, ma con tutta l’intenzione di mostrare agli ascoltatori tutte le qualità e le frecce che questa giovane band ha al proprio arco.

L’inizio, con “Temptation Flame”, è subito d’impatto con riff di chitarra e un sottofondo orchestrale dai toni maestosi. Con un incipit simile anche chi non dovesse conoscere la storia della band avrebbe immediatamente chiaro in mente che il punto di riferimento per i SinHeresy son proprio i Nightwish.
In effetti è proprio questo uno dei maggiori limiti del gruppo triestino: l’ingombrante ombra putativa che i musicisti si portano appresso in tutte e cinque le tracce di questo EP d’esordio. Impossibile non finire a fare confronti quando tante scelte sono così simili e così chiaramente ispirate, così come è impossibile che i SinHeresy non escano con le ossa rotta nel momento in cui sono posti a raffronto con uno dei monicker che han rivoluzionato e forgiato questo filone del gothic come lo conosciamo oggi.
Con questo non stiamo assolutamente dicendo che tutto quanto possiamo ascoltare in questo “The Spiders and the Butterfly” sia da buttare. Al contrario le cinque tracce qui presenti sono orecchiabili, ispirate, coinvolgenti. Ci mostrano una band con una ricca vena compositiva e grandi qualità, soprattutto tecniche. Tutti i musicisti son molto bravi e riescono nel difficile compito di non divenire mero orpello di supporto alla voce (cosa che avviene fin troppo spesso nei gruppi female fronted che fanno questo genere). Cecilia Petrini, poi, ha tutte le caratteristiche necessarie a cantare in una cover band dei Nightwish, il che direi che non necessita ulteriori spiegazioni sulle sue doti vocali da parte di chi scrive (cfr. “Forever Us” per conferma).
A tutto questo aggiungiamo che è evidente lo sforzo dei compositori di dire qualcosa di nuovo o, quantomeno, di personale per cercare di distaccarsi dagli ingombranti riferimenti del loro passato. Diciamo che ci riescono a tratti, a volte in maniera più convincente, altre meno. L’importante, però, è l’intenzione e il fatto che in altri punti ricadano in alcune soluzioni già sentite o in costruzioni frequentemente usate proprio dai Nightwish va interpretato come piccoli, inevitabili in un esordio, incidenti di percorso.

Per concludere, questo “The Spiders and the Butterfly” è un lavoro che ci offre delle buone premesse per il futuro. Come tutti gli esordi soffre di qualche pecca, che sarà sicuramente corretta nel proseguo grazie alle qualità di questo gruppo. L’originalità non è ancora uno dei punti di forza dei SinHeresy, echi dei Nightwish si possono ancora udire qui e là lungo la tracklist, così come non è uno dei marchi di fabbrica del genere che han deciso di proporre, ma l’intenzione di dire qualcosa di personale è evidente fin da questo primo EP. Speriamo continuino su questa strada e di poterli risentire molto presto.

Tracklist:
01 Temptation Flame
02 The Spiders and the Butterfly
03 Merciless Game
04 Forever Us
05 When Darkness Falls

Alex “Engash-Krul” Calvi

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