Recensione: The Will

Di Fabio Vellata - 17 Novembre 2007 - 0:00
The Will
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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73

Progetto parallelo per Spice, singer svedese che ha legato a doppio filo la propria notorietà, in tempi passati, agli Spiritual Beggars, una delle band più significative dell’intero movimento stoner e, in epoche più recenti, ai ruvidi e potentissimi Kayser, realtà emergente d’altissimo profilo in ambito thrash.

La proposta che questa volta il bravo frontman nordico va ad offrirci, (di concerto con il batterista Bob Ruben ed il bassista Johann, ovvero, ”RJ” nel moniker) è, a quanto pare, un nostalgico sguardo rivolto agli anni gloriosi trascorsi in compagnia dei “Beggars” e s’incentra, come apertamente dichiarato dalla bio della band, sulla grande passione comune per i suoni psichedelici, frammisti a generi sanguigni e coinvolgenti come soul, blues ed hard rock, in una mistura intrisa di sensazioni settantiane ed atmosfere alquanto passionali.
Decisamente buoni i risultati, rilevabili da una serie di tracce dal “tiro” per lo più spedito ed arrembante, ricche di svisate chitarristiche d’assoluto impatto e costruite su di un rifferama potente ed energico, mitigato, di tanto in tanto, da importanti divagazioni di stampo stoner (marchio di fabbrica sempre presente nella produzione di Spice), utili a caratterizzare i brani con un incedere talora ipnotico e magnetico.

Si inseriscono, in questo contesto, alcune piccole perle di pregevole valore artistico, come la originale ed accattivante ‘See Ya’, le potenti e cadenzate ‘Pick a Rose’, ‘Parallel’ e ‘Fat Snakes And Robots’, senza dimenticare gli attimi lisergici e stranianti di ‘Don’t Tell Me’ e ‘The Will’, per concludere con l’incalzante veemenza di ‘The Fake’ e ‘All I Know’, episodi che dichiarano un amore incrollabile per i mitici “seventies” e consentono alla band di mostrare ottime doti e qualità nell’esecuzione di un album che, sebbene non del tutto perfetto o inseribile tra i capolavori di un genere, sa davvero divertire e si lascia ascoltare con estremo piacere, dimostrando, oltre a ciò, una insospettabile longevità in termini di numero di ascolti ed interessatissime doti a livello di coinvolgimento ed immediatezza.

Inutile, inoltre, mettere in evidenza come la dimensione ideale per un platter come ‘The Will‘, sia quella garantita da volumi possibilmente sostenuti: le caratteristiche di potenza e particolare robustezza escono, infatti, sublimate, da un ascolto (magari in cuffia) che si presti al completo assorbimento delle atmosfere cangianti e variopinte, incastonate con perizia nei vari pezzi, ed in grado di fornire al disco manciate di appeal e dosi non indifferenti di fascino.

Un prodotto consigliabile senza remore dunque, che, al di la di una scialba ed impersonale cover, cela un menù basato su sapori forti ed estremamente decisi; un disco che si rivela vincente e molto ben confezionato, per la gioia di tutti gli amanti di sonorità settantiane e di tonalità psichedeliche dall’anima dichiaratamente stoner.

Tracklist:

01. Pick A Rose
02. See Ya
03. Parallel
04. As We Lie
05. Don´t Tell Me
06. Fat Snakes And Robots
07. Hold On
08. All I Know
09. The Fake
10. Like A Rose
11. I´ll Be Alright
12. The Will

Line Up:

Spice – Voce / Chitarra
Johann – Basso
Bob Ruben – Batteria

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