Recensione: The XIII Skull

Di Eugenio Giordano - 21 Maggio 2004 - 0:00
The XIII Skull
Band: White Skull
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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70

Sesta prova sulla lunga distanza per i White Skull, una delle band fondamentali della scena italiana. Questo “The XIII skull” ha il duro compito di riuscire a bissare i responsi di dischi storici come “Tales from the north” e “Embittered” e sembra che i White Skull non abbiano intenzione di deludere le aspettative dei loro fan più fedeli.

Dopo l’abbandono della voce storica della band, Federica De Boni, il divorzio con il chitarrista e mastermind Nick Savio, i White Skull si presentano più agguerriti e determinati che mai. Mai come prima di “The XIII skull” i nostri hanno abbracciato e condiviso i canoni del power metal di matrice teutonica. Questo nuovo disco subisce le influenze della scena tedesca senza però rinunciare al sound classico e ormai ossidato che i White Skull hanno sempre difeso con onore. La produzione del disco è potente e vibrante quanto basta per poter apprezzare a pieno la grinta della band tricolore in ogni frangente di questa nuova opera. Rispetto al passato i nostri hanno puntato su composizioni più veloci e aggressive portando la sezione ritmica a livelli davvero invidiabili e sviluppando strutture ritmiche semplici ma decisamente coinvolgenti. Non mancano i ritornelli roboanti e le atmosfere crescenti che da sempre contraddistinguono i White Skull e sembra che la band abbia preferito abbandonare le strutture elaborate impigate in certi pezzi del precedente “The dark age” privilegiando l’impatto frontale dei brani. Veramente convincente e cattivo Gustavo Gabarrò è ormai un elemento fondamentale nell’ensamble della band nostrana. Con la sua voce tagliente come un rasoio il “Gus” rende ogni pezzo di questo nuovo disco un fottuto proiettile metal da ascoltare a tutto volume. L’attitudine live di questi ragazzi viene ribadita in maniera indiscutibile in ogni brano del nuovo disco e sono sicuro che i responsi dal vivo non si faranno aspettare molto.

Si parte col power metal crescente e concreto di “The union” e “Top secret” due brani giocati su chitarre velocissime e affilate che poi lasciano decollare i ritornelli grazie a refrain vocali coinvolgenti fin dal primo ascolto. Non siamo di fronte ai White Skull più ambiziosi di “Public glory, secret agony” ma l’impatto è comunque notevole. Il ritornello trascinante di “Last navigator” si presenta come uno degli highlight di questo nuovo cd e promette sfaceli dal vivo. Con “The skull” i nostri giocano su tempi veloci e soluzioni semplici di grande concretezza, i White Skull hanno le idee chiare e continuano a sparare pezzi veloci dedicati agli amanti del metal nella sua forma più pura. Si percepiscono strutture ritmiche decisamente più classiche e quadrate nella successiva “Missing link” altro esempio palese del talento della band, “Creatures of the abyss” si rivela un pesso memorizzabile e ispirato coinvolgendo immediatamente l’ascoltatore col suo refrain crescente. Ottima “Power of blood” è sicuramente più ortodossa delle precedenti e si sviluppa su una durata maggiore, qui i White Skull si limitano a ribadire chi sono i migliori a suonare Heavy Metal in Italia oggi. Le ritmiche power di “Perfect deisign” ricordano gli Iron Savior degli esordi ma presto vengono distrutte dal riffing quadrato e devastante di “The observers” una nuova perla metallica di questo “The XIII skull”. La velocità di “Mothman prophecies” lascia trasparire le ottime linee vocali generate dalla interpretazione rabbiosa di Gustavo Gabarrò. La conclusiva “I wanna fly away” ha lasciato riposare le mie orecchie ormai soddisfatte grazie al suo mood corale e rallentato.

Non ci sono possibili discussioni, quando un colosso come i White Skull torna sul mercato c’è solo da mettersi umilmente in fila e procurarsi il prima possibile il nuovo disco, per chi tra di voi ama il metal nella sua forma più pura e integerrima direi che l’aquisto è assolutamente consigliato.

1. Space Invaders (Intro) 02:06
2. The Union 04:56
3. Top Secret 04:47
4. Last Navigator 05:01
5. The Skulls 03:47
6. Missing Link 04:46
7. Creature Of The Abyss 05:46
8. Power And Blood 07:30
9. Perfect Design 04:49
10. The Observers 04:50
11. Mothman Prophecies 04:48
12. I Wanna Fly Away 06:25

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