Recensione: This is my world

Di Claudio Casero - 10 Gennaio 2006 - 0:00
This is my world
Band: Dyecrest
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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77

I Dyecrest escono con questo “This is my world”, un lavoro che è la dimostrazione di come la band sia cresciuta in questi anni migliorando sotto tutti gli aspetti.
L’attenzione della band è puntata su un sapiente mix di potenza e melodia; brani come “Fight fear with fire” alterna infatti momenti caratterizzati da riff potenti e squisitamente heavy a parti caratterizzate da cori polifonici che prendono molto dall’aor grazie anche ad un sound di chitarra delicato e potente al tempo stesso che riesce a creare anche grazie ad assoli ben studiati un’atmosfera quasi surreale e di sicuro impatto.
“Hollow” mette in luce la parte più heavy della band con l’utilizzo di chitarre molto distorte ed un ritmo di batteria particolarmente incalzante, il tutto accompagnato da alcuni pregevoli virtuosismi e da cori abbastanza epici e che rimangono in mente già da un primo sommario ascolto.
In “Man who was me” viene messa in evidenza l’indubbia capacità della band dal punto di vista strumentistico con passaggi molto particolari e lunghi momenti strumentali che riescono a non annoiare nonostante la loro complessità.
“Dream of crown” è sicuramente il brano più affascinante di tutto il platter; esso può essere considerato il lento ma non segue i cliché “strappa lacrime” tipici del genere proponendo un ben riuscito mix tra momenti lenti e carichi di pathos e parti in cui è la potenza a farla da padrona per poi ritornare a lenti riff che fanno del sentimento la loro arma vincente.
Brani come “Rush of life” e “My only sin” risultano molto piacevoli sotto tutti gli aspetti e con il loro sound quasi “commerciale” risultano molto appetibili e con ritornelli canticchiabili pur non risultando mai banali o già sentiti. La parte corale della musica in questi due brani raggiunge il suo massimo essendo presente in quasi tutta la loro durata accompagnata da un tappeto di chitarre che lascia presagire ad un vero e proprio sfogo di rabbia ed un ritmo di batteria, che di certo non brilla per originalità, ma che riesce ad essere molto incalzante in tutte le sue parti e perfettamente adatto al genere.
“Took my will to feel” è la dimostrazione che la band riesce ad interessare anche quando è la melodia a farla da padrona riuscendo a creare un sound fantasioso e che porta l’ascoltatore a chiudere gli occhi e ad immaginare di essere in un luogo rilassante facendo dimenticare, anche solo per qualche minuto, i problemi che ci assillano.

Questo “This is my world” è quindi un ottimo lavoro sotto tutti gli aspetti; di certo il platter in questione non è di facile ed immediata assimilazione; ad un primo ascolto potrebbe sembrare noioso, banale e quasi commerciale. Solo da un accurato esame di tutte le tracce si può davvero carpirne la bellezza dovuta alla grande varietà di sound e alle innumerevoli sottigliezze in esso presenti. Consiglio vivamente il cd agli amanti del genere ed anche a coloro che hanno voglia di ascoltare qualcosa che riesca a rilassare senza però lasciare completamente da parte ritmo e potenza.

TRACKLIST:
1. Fight fear with fire
2. Rush of life
3. Hollow
4. Man who was me
5. Dream of crown
6. Failed one
7. Banished
8. My only sin
9. Credulous soul
10. Took my will to feel

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