Recensione: To no avail

Di Claudio Casero - 27 Luglio 2005 - 0:00
To no avail
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Anno: 2005
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65

Nuovo lavoro per i Lost In Tears, prodotti dalla spagnola Locomotive Music, gruppo composto da L-H Sjöblom (voce), Liljberg (batteria), HC Fonden (chitarra), A. Bomberg (chitarra) e C-F Sjöblom (basso). Questo “To no avail” è un cd che mischia un po’ tutti gli stili presenti nel gothic metal odierno con evidentissime influenze dei gruppi capostipite del genere e con puntate nel death metal più melodico.

La cosa che stupisce positivamente subito dal primo momento è la “corposa” voce di  L-H Sjöblom, cupa e possente che, con un sapiente gioco di effetti diventa alquanto apprezzabile e tremendamente calda nonostante la malinconia che riesce ad esprimere. Questo è il caso di “On the way” e “Break me down” in cui la possanza delle parti più ritmate lascia spesso spazio alla cupa melodia che affascina senza mai sembrare monotona; ottimi i fraseggi basso-voce presenti nel secondo brano. Chiara l’influenza in questi due pezzi dei portoghesi Moonspell del periodo di “Wolfheart”, momento di loro massimo splendore.
Decisamente più noioso invece è l’inizio di “Betrayed” a causa di arpeggi troppo ripetitivi; purtroppo l’unico momento piacevole caratterizzato da un growl ben utilizzato dura solo pochi secondi per poi ricadere in una monotonia assai spiacevole, per non parlare di un suono di chitarra che credo0 voglia imitare il vento che risulta essere fastidioso all’orecchio.
Discorso completamente differente va fatto per “Loss”, un buon brano acustico sia chiaro, ma che stona con il resto del lavoro conferendo un “moscezza” che sinceramente avrei evitato di sentire.
“Assurance” invece è una canzone ben più varia ed interessante rispetto alle precedenti con parti cantate con il megafono e momenti growl che aggiungono potenza a riff di chitarra che non lasciano scampo con un aumento di ritmo che sprizza cattiveria da tutti i pori.
In “Shooting star” è evidente l’influenza degli Heavenwood con suoni decisamente più sinfonici ed una voce che non perde di incisività nonostante non sia impostata; in questo ottimo brano si alternano riff di chitarra doom a momenti più heavy senza mai avere cadute di stile o di ritmo dimostrando una discreta poliedricità e capacità compositiva.
Altro ottimo brano è “Summer rain”, canzone molto ritmata e convincente dal punto di vista musicale con cavalcate di doppia cassa, riff veloci, sonorità squisitamente heavy e una voce pressoché perfetta; unica pecca è il testo che risulta troppo ripetitivo al punto da diventare quasi una filastrocca.

In conclusione questo “To no avail” è un discreto cd di gothic metal che però non mi ha convinto del tutto; al suo interno infatti ci sono ottime canzoni come brani scadenti e noiosi che riprendono i cliché triti e ritriti del genere senza aggiungere nulla di particolarmente convincente o originale. La cosa che convince maggiormente è la voce che è sempre all’altezza del genere senza cadute di stile dimostrando così di poter adattarsi a diverse situazioni senza mai risultare imbarazzante. Questo è quindi un cd che consiglio solo ai patiti del genere che vogliono avere in casa un altro lavoro simile a tanti altri.

TRACKLIST
1. On the way
2. Break me down
3. Metamorphosis
4. Betrayed
5. Loss
6. Assurance
7. She died
8. Nothing more nothing less
9. Shooting star
10. Felicity
11. Summer rain

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Genere:
Anno: 2005
65