Recensione: Todesschwadron

Di Giorgio Vicentini - 19 Novembre 2005 - 0:00
Todesschwadron
Band: Zorn
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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75

Ancora prima di conoscerli, al solo leggerne il nome s’insinua un’impressione: i tedeschi Zorn, il rigore del black metal. Arrivati al terzo full lenght dopo il più recente Menschenfeind, successore del buon esordio Schwarz Metall, prende vita la nuova incarnazione Todesschwadron che incide un altro episodio positivo nella storia della band teutonica.

Gli Zorn sono quadrati, con un’idea del black ben radicata nella testa, l’intento prioritario di suonarlo senza cedimenti, ammiccamenti o maschere; solo e soltanto metal duro dai tratti seri, produzione efficace e sonorità attuali ma con il cuore alla tradizione.
Todesschwadron è l’evoluzione controllata di uno stile preciso dalle regole nette, che apre con misura a qualche tocco leggermente melodico, facendone un disco fedele al dictat non scritto della band, coriaceo ma allo stesso tempo immediato. 

Riuscito l’effetto, evidente la durezza delle composizioni, lineare la corsa nello stereo di brani rigidi d’aspetto ma sotto-sotto ben articolati: “Der, Der Das Feuer Personifiziert” inaugura l’assalto irrompendo, “Parasitäre Drecksschergen” macina un riff dominante, “Der Tag An Dem Die Flamme Sprach” apre alla melodia con un gran finale dal forte sapore guerriero, “Stahlgewitter Des Zorns III” chiude il bombardamento musicale con un’incursione sulle ali della voce distorta, come già sentito in altri brani della loro discografia.

Lyrics in gran parte in tedesco ad imporre un tono autoritario, sound chiaro e ruvido, tono marziale, stile relativamente arioso su riff solidi che sviluppano con veemenza e ferma convinzione ogni tema, una decisione che potrebbe non piacere a tutti, ma questa è la rabbia degli Zorn.

Todesschwadron è un disco con le palle come chi lo suona, forse meno efficace del suo predecessore sotto il profilo della produzione, ma si dimostra maturo, compatto come un pugno chiuso dalle nocche bianche per la tensione, che brandisce con forza una mazza chiodata in attesa dell’ordine d’attaccare. 

Tracklist:
01. Der, Der Das Feuer Personifiziert (Hellfire Invasion)
02. Parasitäre Drecksschergen
03. Der Tag An Dem Die Flamme Sprach
04. Gotteskinder Im Stinkenden Schafspelz
05. Der Wind Und Sein Klagendes Heulen
06. Auf Fleischlosen Schwingen In Die Ferne
07. Sturmwind In Den Mauern Der Verdummungsstädte
08. Stahlgewitter Des Zorns III

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75