Recensione: True Norwegian Black Metal-Live in Grieghallen

Di Pier Tomasinsig - 5 Marzo 2009 - 0:00
True Norwegian Black Metal-Live in Grieghallen
Band: Gorgoroth
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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58

Come i più già sapranno, negli ultimi tempi la situazione in casa Gorgoroth è stata quanto mai turbolenta. Tra le dichiarazioni di Gaahl, che ha recentemente deciso di rivelare la propria omosessualità, l’estromissione, a fine 2007, dello storico chitarrista Infernus ad opera dello stesso Gaahl e di King ov Hell e la conseguente annosa disputa legale per i diritti sul nome della band, direi che le vicissitudini negli ultimi anni non sono mancate.
Al punto che verrebbe quasi da pensare alla storia recente dei Gorgoroth come a una sorta di rocambolesca metal-telenovela. Basti dire che attualmente coesistono (in modo tutt’altro che pacifico) due diverse formazioni: quella di Infernus che annovera, tra gli altri, lo storico cantante Pest e il drummer Tomas Asklund (Dark Funeral, Dissection) e i Gorgoroth di Gaahl e King, affiancati da vari session-man tra cui spiccano nomi di notevole rilievo quali quelli di Frost e Arve Isdal.

Cosa c’entra tutto questo con “True Norwegian Black Metal-Live in Grieghallen”? C’entra eccome, perchè le polemiche tra i nostri hanno ovviamente coinvolto anche questa release, pubblicata da Regain Records con il consenso del solo Infernus dopo che Gaahl e King avevano deciso di non proseguire la collaborazione con la suddetta casa discografica. Da qui un’ulteriore controversia legale, sulla quale si è recentemente pronunciata, a sfavore della Regain Records, la Corte d’Appello di Malmö, che ha considerato non autorizzata la pubblicazione di “True Norwegian Black Metal…” e ne ha disposto la cessazione della distribuzione sul mercato. Sarà dunque piuttosto difficile, se già non l’avete fatta vostra, riuscire a reperire questa release dei Gorgoroth, che peraltro non figurerà nemmeno nella discografia ufficiale della band.

Poco male in realtà, perchè “True Norwegian Black Metal-Live in Grieghallen” non è certo quello che suol dirsi un disco imperdibile. Già nel titolo sono presenti due inesattezze, o meglio, due termini che alla prova dei fatti si rivelano assai inappropriati: mi riferisco a “true” e a “live”. Perchè? Per la semplice ragione che il disco in questione non è un live, almeno non nel senso in cui il termine viene comunemente usato. Più precisamente è uno studio-live, registrato ai Grieghallen Studios di Bergen. Una scelta che di per sé potrebbe sembrare la più consona ad un gruppo da sempre ostentatamente misantropico come i Gorgoroth, ma non quando, come in questo caso, vada a scapito della genuinità del prodotto. Si consideri tra l’altro che,

proprio a causa dei sopracitati contrasti tra i vari membri della band, le parti di basso originariamente suonate da King ov

Hell sono state successivamente ri-registrate da Infernus, che dunque in realtà riveste in questo “live” (le virgolette

ora s’impongono) il duplice ruolo di bassista e chitarrista. Il che può destare qualche legittima perplessità quando si ha tra le

mani un album che ufficialmente si presenta come “suonato dal vivo”, salvo voler immaginare il buon Infernus con il dono

dell’ubiquità. Ecco perchè prima dicevo che, al di là dei proclami, c’è poco di “vero” -e abbastanza di artefatto- in questa

release.

Venendo ai contenuti, la prima cosa che salta all’occhio è la scarsa durata del disco, poco più di trenta minuti per sole otto

tracce: poca carne al fuoco insomma. Ad onor del vero i pezzi inseriti in scaletta, per lo più classici che i Gorgoroth

ripropongono abitualmente dal vivo, sono di per sé validissimi, con ampio spazio dedicato al periodo aureo di “Antichrist” e “Under

The Sign Of Hell”, dai quali sono tratti ben cinque brani sugli otto presenti. Meno apprezzabile invece la scelta di saltare a piè

pari lo storico album d’esordio “Pentagram” così come, del resto, appare piuttosto ingeneroso anche il trattamento riservato agli

album da “Destroyer…” fino a “Twilight of The Idols…”, che vengono congedati con il proverbiale obolo (un pezzo per ciascuno

insomma).
Per quanto riguarda l’esecuzione e la qualità dei suoni invece c’è poco da ridire: in entrambi gli aspetti siamo su livelli più che

soddisfacenti. Se escludiamo l’endemica assenza del basso (a che sarà servito ri-registrarlo, mi chiedo), i pezzi suonano precisi,

potenti e abbastanza corposi. E ci mancherebbe altro, visto che li hanno registrati in studio. Buona ad ogni modo la prova di

Gaahl dietro al microfono, anche se sui pezzi storici continuo a preferire Pest.

Bisogna dire che è difficile, oltre che probabilmente fuorviante, assegnare un voto a questo “True Norwegian Black Metal-Live in

Grieghallen”. Personalmente, pur apprezzando in linea di massima la scaletta proposta, la resa sonora e quant’altro, non mi sento

di dare una valutazione positiva. Il motivo è che questa release (anche tralasciando quello sgradevole alone di artificialità che si

porta appresso) è sostanzialmente inutile. Inutile per gli estimatori di vecchia data, che conoscono già a menadito tutti i pezzi e

che tutt’al più potrebbero essere interessati ad un vero live-album, anzichè a questa operazione in studio di scarso significato. Parimenti inutile per coloro che non conoscono i Gorgoroth e fossero intenzionati a colmare la lacuna

iniziando da una sorta di “best of”, data la limitata rappresentatività che questi miseri trenta minuti rivestono rispetto ad una

discografia che conta ormai ben sette full-length all’attivo.

Insomma, “True Norwegian Black Metal…” fallisce anche nell’eventuale intento di porsi come una valida raccolta del materiale

passato, complici anche le pesanti lacune sopra accennate, mentre come live certamente non regge il confronto con il DVD “Black Mass

Kraków 2004″, peraltro uscito pressochè in contemporanea, che quantomeno documenta una reale (e per molti versi impressionante)

esibizione dal vivo dello storico combo norvegese.

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Tracklist:

1. Bergtrollets Hevn 03:16
2. Destroyer 02:50
3. The Rite of Infernal Invocation 03:37
4. Forces of Satan Storms 04:34
5. Possessed (by Satan) 05:07
6. Unchain My Heart!!! 04:28
7. Profetens Åpenbaring 04:21
8. Revelation of Doom 03:00

Line Up:

Infernus – Guitars & bass
Gaahl – Vocals
Teloch – Session guitars
Garghuf – Session drums

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