Recensione: Tyrrenika

Di Francesco Sorricaro - 5 Marzo 2010 - 0:00
Tyrrenika
Band: Ver Sacrum
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
72

La storia del glorioso popolo etrusco, protagonista di una grandiosa quanto sfortunata civiltà che dovette soccombere dapprima ad una terribile carestia che li costrinse ad emigrare dall’Asia Minore (loro terra d’origine) verso le coste italiche del Mar Tirreno, e poi allo strapotere militare di un altro grande popolo, quello romano, il quale ne ereditò, però, anche il presagio di sventura che li portò, moltissimi secoli dopo, alla rovina: è questa la passione dei senesi Ver Sacrum, e la loro missione è diffonderla per il mondo.

Il veicolo per realizzare quest’opera di indottrinamento? Ma un disco black metal naturalmente!

In realtà Tyrrenika, esordio assoluto per il quintetto formatosi solo quattro anni fa ed autore, finora, solo di un demo risalente al 2008, è un disco che affonda sì le sue radici nel black metal, ma anche nel thrash più ficcante ed aggressivo e nel death. Su questi presupposti si costruisce l’architettura di un album che è una vera legnata, composto di 10 brani per una durata che supera di poco i 40 minuti senza conoscere praticamente soste se non per quanto riguarda le tracce intro e outro. Un disco solido, retto dall’indiavolato e martellante drumming di Luca “Turms” Polato e dalla voce lacerante di Filippo “Veltha” Piermattei; solidità che ben raffigura la fierezza degli Etruschi mentre le liriche ne descrivono le peripezie, le quali vedono sempre come protagoniste le divinità al cui giudizio, sempre fedeli si sottoponevano.

Una prima parte dell’album, soprattutto per le note di due tracce come Farewell by the lightning e Nethun’s embrace sembra corroborare questo aspetto per quanto riguarda il mood del disco, con la potenza della sessione ritmica applicata ad un riffing molto evocativo e a tratti epico da parte del chitarrista Flavio “Laran” Ritondale, vero ago della bilancia con le sue sporadiche divagazioni sul tema, uno stile che, in particolare in questi brani, come in certi momenti di talaltri, ed in particolare nella titletrack, si avvicina un po’ al filone pagan e viking.

Dai riff slayeriani che aprono violentemente Ceremony of fire d’altronde, partono una serie di assalti dall’inconfondibile sapore thrash che sfocia nella catartica Tyrrenika a rappresentare una sorta di summa stilistica dei Ver Sacrum, e anche la traccia maggiormente anthemica con il suo recitato nel finale che racconta il compimento del viaggio fino alle coste della nostra penisola, dimora finale di quelli che una volta furono noti come Lidii.

L’aspetto evocativo, realizzato da inserti in latino e quant’altro, è uno dei pochi diversivi, bisogna dirlo, in un album monolitico che vive proprio della sua fisicità, ed in questo la band è davvero maestra, dimostrando di poter suonare questo genere con disinvoltura, oltretutto portando alla luce, e questo è molto importante, una tematica non scontata, che i ragazzi danno l’impressione di conoscere molto bene essendosi documentati con la dovuta cura dal punto di vista storico.

Tyrrenika possiede un artwork apprezzabile ed una produzione di tutto rispetto, migliore, qualitativamente parlando, rispetto a gran parte delle nuove uscite black metal presenti tuttora sul mercato. Dal punto di vista musicale nulla che non abbiamo già sentito ma certamente un concept come questo incuriosisce e può creare una certa attesa per eventuali successivi capitoli.

Francesco ‘Darkshine’ Sorricaro

 

Tracklist
1. Intro  01:22 
2. Plague and dearth  02:50 
3. Farewell by the lightning  04:08 
4. Nethun’s embrace  04:18 
5. Ceremony of fire  06:17 
6. The voice of wisdom  05:37 
7. Hintu  04:59 
8. Tyrrenika  05:18 
9. Our blood  05:13 
10. Outro  01:14  

Durata totale  41:16

Ultimi album di Ver Sacrum

Band: Ver Sacrum
Genere:
Anno: 2009
72