Recensione: Under Southern Skies

Di Fabio Vellata - 23 Ottobre 2011 - 0:00
Under Southern Skies
Band: Newman
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
75

Una presenza costante nell’underground melodico dell’ultimo decennio quella dei Newman, gruppo AOR fondato sul finire degli anni novanta dal polistrumentista e cantante Steve Newman (da cui il moniker) giunto con il recente “Under Southern Skies” al settimo capitolo di una dignitosa carriera.

Esordiente nel corso del 1998 con un disco omonimo, la band di origini britanniche ha conosciuto i primi timidi successi esattamente un anno dopo con la pubblicazione dell’ottimo “One Step Closer”, ad oggi, probabilmente l’apice artistico di Mr. Newman e del suo progetto, insieme all’altrettanto notevole “The Art Of Balance”, uscito nel 2010.
Di buona caratura in ogni modo, anche le restanti uscite discografiche, omogeneamente distribuite in termini di data di pubblicazione e dall’approccio stilistico divenuto nel frattempo familiare e capace di porsi, pur nei limiti di una notorietà mai troppo estesa, come una sorta di trademark inconfondibile tra gli estimatori della proposta del gruppo britannico.
Non sorprende quindi, costatare come anche il nuovo “Under Southern Skies” non si discosti nemmeno un briciolo dalla formula perseguita con buoni risultati in tredici anni di militanza, riassumendo, nell’arco di una manciata di brani, tutte le caratteristiche compositive conosciute sin qui.

Motore primario – come del resto più che logico in un prodotto AOR – è naturalmente la ricerca di qualche buona melodia, elemento da sempre peculiare nell’opera di Steve Newman.
Atmosfere votate ad una rilassatezza di fondo e con la predilezione per sensazioni “avvolgenti”, si rincorrono per l’intera durata del cd, lasciando all’esuberanza accesa del rock spigoloso e tagliente, ruoli per lo più marginali e di secondo piano.
Lucide e cromate, tracce come “Killing Me”, “Under Southern Skies” e “Ghost In The Night”, prendono in prestito alcune coordinate tipiche di Toto e Survivor per poi dipanarsi lungo un percorso che garantisce ottimo risalto al suono di tastiere e chitarra e su cui svetta la particolare voce del singer inglese, ulteriore tratto distintivo nella musica dei Newman.

Di momenti gradevoli e riusciti, il disco è obiettivamente molto ben fornito. Oltre ai pezzi già citati, possono rientrare a pieno diritto nel novero dei passaggi di buon livello anche la malinconica “She’s Gone”, la notturna e morbida “Fire With Fire” (una colonna sonora superba per un ascolto a luci soffuse) e l’altrettanto rilassata “Wish You Were Here”, episodi che confermano l’accesa sensibilità del combo britannico per la stesura d’armonie orecchiabili e di facile ascolto che tuttavia, riescano a mantenersi distanti da melensaggini e leziosità eccessive.
Piace, infatti, il buon bilanciamento tra parti più briose e veloci (concentrate soprattutto nella prima parte del cd) ed attimi sospesi e rarefatti: un’altra delle costanti nella produzione del combo albionico mantenuta ben attiva ed invariata lungo l’intera discografia.

Detto di una qualità dei suoni al solito molto dignitosa, seppure in alcuni casi non proprio “scintillante” come meglio potrebbe, “Under Southern Skies” nella visione complessiva, suona insomma, come la più classica e scontata delle conferme.
Inadatto ai fan di ritmi ardenti e sostenuti, così come pure da prendersi con la dovuta cautela e prudenza da parte degli amanti del rock più rovente e “verace”, il nuovo album di Newman è materiale appropriato per gli ascoltatori più propensi ad apprezzare un tipo di suono maggiormente meditato ed a tratti intimista.
Un suono mai “moscio” o sfiatato, eppure affine ad un profilo lieve ed “onirico”, dalle tinte tenui e dai contorni sognanti tipici del buon AOR d’autore.

Discutine sul forum nella sezione Hard Rock / Aor!

Tracklist:

01. Killing Me
02. If He Loves You
03. Under Southern Skies
04. Strength To Carry On
05. Ghost In The Night
06. Without Warning
07. She’s Gone
08. Fire With Fire
09. Save No Prisoners
10. Wish You Were Here
11. Montserrat

Line Up:

Steve Newman – Voce / Chitarra / Tastiere
Rob McEwen – Batteria
Dave Bartlett – Basso
Shaun Bessant – Chitarre
Paul Boyle – Tastiere
Nic Lipscombe – Batteria

 

Ultimi album di Newman

Band: Newman
Genere: AOR 
Anno: 2020
77
Band: Newman
Genere: AOR 
Anno: 2017
77
Band: Newman
Genere: AOR 
Anno: 2015
78
Band: Newman
Genere: AOR 
Anno: 2013
79