Recensione: Upwards

Di Kiara Laetitia - 3 Maggio 2012 - 0:00
Upwards
Band: Teodasia
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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86

I Teodasia sono una band italiana che nasce nel 2006 da idea del batterista e compositore Francesco Gozzo. Dopo il demo ‘Crossing the Light’ che arriva nel 2009, quello che ci accingiamo a recensire è il primo CD, ‘Upwards‘, uscito a Marzo di quest’anno.
I Teodasia si definiscono come band symphonic rock/metal, etichetta senz’altro azzeccata, anche se presentano delle sfumature più personali.

Il disco si apre con ‘Intro-Spection’, un’introduzione di due minuti e mezzo che a primo impatto lascia con un punto interrogativo. Di certo, infatti, non ricorda i classici intro sinfonici/epic, ma svela da subito la personalità del gruppo, fresca ed emozionante. Segue ‘Temptress’, in cui il timbro vocale di Priscilla ricorda, a tratti, la Kate Bush di Wuthering Heights, mentre nel resto del brano si trova un po’ di cantato operistico e un po’ rock.
La successiva ‘Revelations’, inizia con solo il piano al quale poi si aggiungono man mano batteria, basso e voce: un pezzo davvero interessante grazie a una melodia trascinante e coinvolgente, anche se forse è un brano leggermente troppo lungo.
E’ ora il momento di un duo vocale, per questo i Teodasia si sono affidati a Fabio Lione che ha affiancato la brava Priscilla in ‘Lost Words of Forgiveness’, il primo singolo di questo ‘Upwards’: c’è poco da dire se non che l’intreccio di voci Lione/Fiazza è qualcosa di davvero unico e emozionante, perfettamente amalgamato in uno stile unico.
Il momento ballad è invece affidato a ‘Close Call’ che mette in risalto le doti vocali di Priscilla, cantante dotata e dalla forte personalità, che cambia più volte timbro all’interno della stessa canzone con una semplicità davvero invidiabile.
Clarion Call’ è uno dei pezzi meglio riusciti di questo album. Parte con un intro quasi electro che rimane di sottofondo per buona parte del brano, per poi trasformarsi in una canzone quasi pop e poi di nuovo rock con allusioni ai finnici HIM. E’ difficile descrivere ‘Clarion Call’, perché come tutte le cose belle va ammirata e ascoltata …in una parola: bellissima!
A Powerful Life’ ha l’ingrato compito di seguire una canzone impeccabile, ma riesce ad essere ugualmente azzeccata e accattivante. L’inizio è solo per piano e voce mentre il resto degli strumenti segue a ruota. Vi sono anche qui, come in quasi tutti i pezzi dei Teodasia, diversi cambi di tempo tipici del loro songwriting, che si lasciano piacevolmente apprezzare: verso metà canzone vi è un cambio di ottava della voce in un crescendo melodico da pelle d’oca; ottimo il solo di chitarra.
A seguire troviamo ‘Hollow Earth’, brano quasi operistico che ricorda molto i Nightwish e che anticipa un’altra ballad per piano e voce, ‘Aurora’.
Se ‘Clarion Call’ era un brano bellissimo, con ‘Pandora’s Knight’ siamo di fronte a un capolavoro. Voce e interpretazione stupende songwriting ispirato, cambi di tempo e scelte stilistiche mai banali, gli ingredienti ci sono tutti. La band risulta particolarmente ispirata in quella che è una delle migliori canzoni che abbia ascoltato di recente. Da notare un leggero richiamo alla melodia di ‘Ghost Love Score’ dei Nightwish, ma che non sfocia assolutamente nel plagio. Il finale è mozzafiato.
Eulogy’, è una lunga parte strumentale per orchestra alla quale si aggiungono, intorno al minuto 2:50 chitarre, batteria, basso. Le uniche parti vocali sono costituite da qualche vocalizzo verso il finale che anticipa il pezzo in chiusura, la buona ‘My Minotaur’.

Siamo di fronte a un ottimo disco: ben prodotto e soprattutto ben scritto, arrangiato ed eseguito. Personalmente avrei messo ai primi posti pezzi come ‘Pandora’s Knight’ e ‘Clarion Call’, relegando magari altri pezzi a fine CD, ma tutte le canzoni sono comunque godibili.
Definire il genere dei Teodasia non è facile, il che non è un male, anzi. Sebbene sia palese la matrice sinfonica, a tratti ci si scosta dai dettami del genere per rincorrere momenti più rock, altri semplicemente pop. Le influenze sono tante (Nightwish in primis), ma il tutto è sempre rivisto con un tocco di personalità e con scelte innovative e vincenti. Parlando di Priscilla, devo dire che a un primo ascolto non mi convinceva al 100%, eppure c’era un qualcosa nella sua voce che mi spingeva ad ascoltarla, un qualcosa che non sapevo spiegare…poi, tutto d’un tratto, ho capito di trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo. La giovane infatti, sebbene possa ricordare a tratti cantanti come Elisa per esempio, ha una vocalità particolare e magica che riesce a trasformare ogni pezzo in un vero e proprio viaggio. Non è mai monotona o banale e canta quasi ogni brano in un modo diverso.
Questo ‘Upwards’ mi ha tenuta inchiodata alle cuffie per giorni e sicuramente continuerò ad ascoltarlo… Nightwish, Epica…state attenti! Sono arrivati i Teodasia!

Kiara “KiaLae” Laetitia

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Tracklist:
1. Intro-Spection
2. Temptress
3. Relevations
4. Lost Words of Forgiveness
5. Close Call
6. Clarion Call
7. A Powerful Life
8. Hollow Earth
9. Aurora
10. Pandora’s Knight
11. Eulogy
12. My Minotaur

Line-up:
Priscilla Fiazza: Vocals
Fabio Compagno: Guitars
Nicola Falsone: Bass
Francesco Gozzo: Drums
Michele Munari: Keyboards

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