Recensione: Vengeance

Di Federico Reale - 13 Settembre 2011 - 0:00
Vengeance
Band: The Rods
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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77

 

David “Rock” Feinstein è sicuramente un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Il carismatico cantante/chitarrista è uno dei personaggi più amati e rispettati nel mondo del Rock duro, ed è uno degli artefici della nascita dell’Heavy Metal, negli anni ’70 con gli Elf, assieme al più celebre cugino Ronnie James Dio, e nel decennio successivo con i The Rods, autori di vere e proprie gemme nello sconfinato panorama Metal degli anni ’80 come l’album omonimo, Wild Dogs e Heavier Than Thou. Ed è proprio con i The Rods che “Rock” Feinstein sforna un nuovo album, Vengeance, dopo 25 anni di silenzio, inaugurati proprio dal sopracitato Heavier Than Thou.

Vengeance è uno squisito lavoro di classico Hard’n’Heavy diretto e senza fronzoli, composto da pezzi entusiasmanti e coinvolgenti, che si stampano in testa già dal primo ascolto. Ogni brano è un potenziale classico dell’Heavy Metal, dall’opener “Raise Some Hell” all’arrembante “Let It Ripp”, che strizza volentieri un occhio allo Speed Metal, passando per “I Just Wanna Rock” che alterna una strofa tipica degli AC/DC ad un ritornello che potrebbe essere uscito da Master of Reality, “Rebels Highway”, ideale punto di incontro tra i Saxon e gli Anvil, la Sabbathiana “Livin’ Outside the Law”, vera e propria fucina di grandi riff ed assoli, e la maestosa “Fight Fire with Fire”.

Qualche calo comunque c’è, e può essere identificato in pezzi come l’Hendrixiana “Ride Free or Die”, la conclusiva title track, troppo prolissa, o “Madman”, pezzo dalle trame più moderniste rispetto al resto del lotto; tuttavia si tratta di episodi gradevoli, che non compromettono in maniera particolare la qualità media di Vengeance, che trova il suo punto di ispirazione più alto nella selvaggia “Runnin’ Wild” (un nome, un programma).

Sicuramente merita una citazione a parte “The Code”, che vede un ospite davvero speciale dietro al microfono: trattasi del mai troppo compianto Ronnie James Dio, cugino di Feinstein, come già accennato in apertura. Più che per il valore del brano in sè (si tratta solo di un pezzo discreto e nulla più), “The Code” è da ricordare per il suo valore storico, in quanto sembrerebbe essere l’ultimo pezzo registrato da Dio prima della sua tragica morte.

Vengeance è un buon ritorno da parte di un gruppo che, con umiltà è riuscito a conquistare un posto nel cuore degli appassionati di Heavy Metal; sperando che questo album non sia un fuoco di paglia e che i Rods continuino a sfornarne altri, non mi resta che da consigliare questo lavoro a chiunque abbia voglia di ascoltare un disco fatto con cuore e passione.  

 

 
Federico “Federico95” Reale  

 

 

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Tracklist:

01 Raise Some Hell
02 I Just Wanna Rock
03 Rebels Highway
04 Ride Free or Die
05 The Code (feat. Ronnie James Dio)
06 Livin’ Outside the Law
07 Let It Ripp
08 Fight Fire with Fire
09 Madman
10 Runnin’ Wild
11 Vengeance

Line-up:

David “Rock” Feinstein: vocals, guitars
Carl Canedy: drums, vocals
Gary Bordonaro: bass, vocals

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