Recensione: Wait and Pray

Di Matteo Lavazza - 23 Aprile 2005 - 0:00
Wait and Pray
Band: Insane
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
78

Esordio discografico per i marchigiani Insane, nati nel 1992, sotto l’egida dell’etichetta tedesca Battle Cry.
In mezzo al marasma di band che dichiara ai quattro venti il suo amore per il Metal anni ’80, salvo poi fare musica che con lo spirito ottantiano non ha nulla a che vedere, gli Insane si distinguono proprio per le atmosfere d’annata sprigionate dalle loro canzoni, come mette in evidenza fin da subito “Total Alarm”, un brano in pieno stile Speed/Thrash, una sorta di incrocio tra Exciter e Slayer primissima maniera, senza però mai scadere nel plagio, ma, al contrario, con quel tocco di personalità che dona al tutto un certo fascino.
“Sacrificer” è una bordata di cattiveria pura, grezza e violenta come il genere richiede, scordatevi arrangiamenti raffinati e stacchi tecnici, per tutta la durata del disco quello che avrete saranno bordate di metallo sparate a velocità elevate.
Le varie “Four Magicians”, che si sviluppa attorno ad un riff leggermente più melodico rispetto alla media dei brani, almeno all’inizio, “Evil is at Hand”, introdotta dal basso di Ivan Montironi, impegnato anche alla voce, “Death by Command”, dotata di buoni cambi di tempo che regalano varietà alla canzone, “The Exorcist”, esaltante nella sua semplicità, e la title track “Wait and Pray”, ennesima Speed Metal song da headbanging spaccacollo, riescono a rievocare ricordi di tempi passati, pur senza mai apparire sorpassati.
Una nota a parte la merita la splendida “Die in Hell/Metal Torment”, vero e proprio manifesto d’amore per gli anni ’80, che pur senza distaccarsi dal canovaccio che contraddistingue tutti i brani del disco riesce ad avere una marcia in più rispetto al resto, grazie a quel famoso “non so che” in grado di elevarla di un gradino sopra alle altre canzoni.
I suoni a me sono piaciuti tantissimo, sembrano infatti usciti direttamente da vecchie registrazioni di 20 anni fa, mi rendo però conto che, per chi è abituato alle produzioni perfette che si ascoltano al giorno d’oggi, potrebbe essere difficile digerire suoni così sporchi ma carichi di feeling.
Tecnicamente i tre musicisti fanno semplicemente quello che il genere richiede, cioè picchiano duro e veloce sui loro strumenti, senza pindarici, ed inutili in questo caso, svolazzi solisti, Matt Montironi alla batteria e preciso, veloce e potente, così come Luke Perozzi alla chitarra e Ivan Montironi al basso ed alla voce, voce quella dl vocalist che in certi punti, per la precisione quando urla, assomiglia in modo incredibile a Tom Araya.
Sulla musica proposta dagli Insane si potrebbero muovere molte critiche, come la scarsità di varietà a livello ritmico, la proposta tutt’altro che originale, ma onestamente sento di poter tranquillamente affermare che la scena Metal, soprattutto italiana, abbia un deciso bisogno di gruppi come loro, che se ne sbattono allegramente di essere al passo con i tempi o di dimostrare quanto sono bravi ad arrangiare un brano, ma che pensano a suonare solo Heavy Metal come dio comanda, di gruppi come loro, sfortunatamente, ne sono rimasti davvero pochi, e non solo nel nostro paese, ma un po’ ovunque. Diffidate da chi si riempie la bocca elogiando gli anni ’80 per poi suonare musica che a volte è persino difficile etichettare come Heavy Metal, se volete un gruppo che invece delle parole fai i fatti, anzi le canzoni, gli Insane fanno decisamente al caso vostro.

Ultimi album di Insane

Band: Insane
Genere:
Anno: 2005
78