Recensione: Warrant for Execution

Di Andrea Bacigalupo - 24 Ottobre 2019 - 8:30
Warrant for Execution
Band: The Scourge
Etichetta:
Genere: Thrash 
Anno: 2019
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

Buona uscita quella degli statunitensi The Scourge, che letteralmente flagellano le orecchie con il loro primo album ‘Warrant for Execution’, disponibile dal 25 ottobre 2019 attraverso la label Seeing Red Records, specializzata in Metal estremo.

Con già alle spalle l’EP ‘First Comes Destruction’ del 2014, dopo aver perso per strada il chitarrista Johnny Laird, la band, rimasta un terzetto, si presenta compatta ed affiatata, forte anche dell’esperienza fatta nel 2016 con la ben conosciuta US Power Metal band Helstar, con la quale il bassista Garrick Smith ed il chitarrista Andrew Atwood hanno registrato il loro decimo e, per il momento ultimo, Full Length ‘Vampiro’.

scourge 1

Il loro è un sound che pesca principalmente dalla cosiddetta seconda ondata, quella dei Flotsam and Jetsam e dei Death Angel, e dallo stile nato lungo la costa orientale americana, da dove essi stessi provengono essendo di Houston, Texas.

In poche parole è un Thrash dove la parte Metal è preponderante su quella Hardcore e dove i richiami alla NWOBHM si sprecano, il tutto secondo un manuale trito e ritrito, ma fatto bene e di un buon interesse.

Per cui molta tecnica, un gran uso di chitarre per generare melodie articolate, con parecchie Twin-Guitar e molti assoli, cori anthemici a profusione ed un’aggressività, sì imperativa, ma non espressa fino alla ferocia più atroce, il tutto permeato da un’oscurità di fondo che sottolinea i contenuti trattati, di natura essenzialmente politica.

Ad esempio ‘Warrant for Execution’ è il mandato che, nel Texas, autorizza l’esecuzione di un condannato a morte, tema particolarmente agognante in tutto il mondo e particolarmente per chi abita in questa nazione, dove se ne fa largo uso.

scourge 2

Tornando alla musica, l’album è composto da brani lunghi e articolati, contraddistinti da svariati cambi di tempo, lunghi assoli e stacchi progressivi ed emozionali, tra i quali si evidenziano la prima traccia, ‘Progressive Form’ e l’ultima ‘The Cross on the Wall’, ai poli opposti non solo come posizione nella tracklist, essendo una  aggressiva ed incalzante e l’altra più introspettiva e cupa, con tempi cadenzati intervallati da inserti acustici.

A questi brani di struttura complessa ne sono affiancati altri più diretti ed essenziali, senza fronzoli, di minutaggio più contenuto ma ad alto potenziale, come la Title-Track stessa ‘Warrant for Execution’, tremenda come l’argomento trattato, ‘S.O.I.’ e ‘Mayhem Tonight’.    

In generale l’album è dotato di un buon tiro, i musicisti sanno lavorare bene e non si sprecano.

La voce ha un registro non ampissimo ma ben calibrato. Si sente l’influenza di Erik A. Knutson ma anche la ricerca di espressioni più personali, come gli slanci abrasivi ed improvvisi che sottolineano la crudezza dei testi.

scourge 3

I difetti si riscontrano essenzialmente nei brani lunghi e sono propri di questo stile, dove la melodia viene più dalla tecnica che dal cuore: i troppi cambi di tempo ed il lavoro tanto articolato portano ad una riduzione del pathos ed anche ad una perdita di attenzione.

I brani brevi, invece, non risentono di ciò e fanno salire il valore del platter.  

In definitiva, come primo album ‘Warrant for Execution’, nonostante le sbavature di cui sopra, va più che bene e se ne consiglia l’ascolto raccomandando di non fermarsi al primo.

Per il futuro speriamo che i The Scourge migliorino il loro songwriting, limando le asperità riscontrate. Attendiamo con fiducia.

Ultimi album di The Scourge