Recensione: Wildroads

Di Stefano Ricetti - 4 Novembre 2010 - 0:00
Wildroads
Band: Wildroads
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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75

Direttamente dalla biografia ufficiale della band: i Wildroads nascono nel 2001 da un’idea del chitarrista Nik Capitini, che decide di dar vita a un progetto hard rock. Nel 2004, dopo numerosi cambiamenti di line-up, l’arrivo del chitarrista Giulio Antonelli rafforza le tendenze heavy metal, ma la band non riesce a trovare un frontman stabile fino all’ottobre del 2007, quando si unisce alla formazione Michael Cavallini. Il 2009 vede l’arrivo del bassista Alex Lupo e il ritorno dietro le pelli del batterista Simone Baldi, e l’attività on stage si unisce all’impegno in studio per la produzione di un EP omonimo, targato 2010, oggetto della recensione.

Rider Of The Sunset è un attacco Hard Rock made in LA in piena regola: voce nasale vagamente alcolica, chitarre HM, lustrini a go-gò e un refrain sufficientemente ruffiano. Quello che dà il tocco in più e la pienezza totale del suono è il fatto di avere due chitarre sulle quali poter contare. La title track Wildroads prende i Guns N’Roses, li mesce con i Motley Crue, aggiunge ulteriore muco alla timbrica di Cavallini tanto quanto basta ad avvicinarlo più possibile a Vince Neil, poi ritornello facile e il gioco è fatto.

She Has Been Cheated, nonostante il titolo, non inganna proprio nessuno, a partire dalla radici Sleaze del genere: l’incedere è vicino all’HM per buona parte del brano e se non fosse per l’ugola losangelelena di Michael saremmo qua a trattare un pezzo di heavy, si “happy” ma pur sempre massiccio, dal vago sapore Motorhead.

Attendevo i Wildroads al varco con il lentone obbligatorio di turno, per capire a che minuto si poteva ipotizzare la “fatal caduta” degli slip. Ebbene, fin dalle prime trame melodiche di Re-1ive My Life ci si può spingere all’approccio che si auspica fatale, sulle ispirate note dei toscani, che imparano a memoria la lezione di Poison e Cinderella, che impone mosse rapide e decise agli inizi e poi una scossa repentina per risvegliare gli eventuali sensi sopiti.

E il R’N’R puro dov’è? Ecco servita su di un piatto d’argento Sick Soul, canzone che condensa la vena violenta dei Crue e la maniera italiana, con asce robuste e una sezione ritmica presa in prestito dall’heavy metal classico più sanguigno. Grande pezzo in chiusura per un bel demo, scritto con il sangue e il sudore, fregandosene di assomigliare a qualcuno di importante ma che pesta quando e quanto deve, lasciando sofismi e menate varie ad altri lidi.

Wildroads” è stato registrato presso l’F.P. STUDIO di Federico Pedichini aka Freddy Delirio (Death SS / Harem), che tra l’altro ha suonato le tastiere all’interno di Re-live My Life. Booklet professionale di quattro pagine.  

I Nostri lavorano senza la paura di esagerare in termini di suono, rock’n’roll sporco e violenza profusa, fondamentale sarà scoprire se riusciranno a mantenere il tiro, il songwriting e la cattiveria dimostrata anche nel lungo termine, magari su un prossimo full length.             

Stefano “Steven Rich” Ricetti
 

Tracklist:
1)    Rider of the sunset
2)    Wildroads
3)    She has been cheated
4)    Re-1ive my life
5)    Sick Soul


Line-up:
Michael Cavallini – Voce
Nik Capitini – Chitarra
Giulio Antonelli – Chitarra
Alessandro Lupo – Basso
Simone Baldi – Batteria

              
      
 

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