Recensione: Wolves
Correva l’anno 1999, quando cinque metallers toscani decisero di unire l’hard rock all’ heavy metal e di fondare i No Remorse.
Dopo aver pubblicato nel 2004 l’album omonimo e nel 2008 “Sons Of Rock”, Maurizio (voce), Franco (basso), Massimiliano (batteria), Sandro (chitarra) ed Aldo (chitarra), dopo un intenso lavoro in studio, decidono di ritornare a gran voce con l’EP “Wolves”.
Ebbene si, perché di lupi si tratta. Lupi che, da ogni singola nota, da ogni singolo ululato, grondano puro acciaio.
Già dalla titletrack, la prima delle cinque tracce, i No Remorse mettono subito le cose in chiaro, suoni potenti e riff serrati dominano su quasi tutta la totalità del brano.
Il rombo distruttivo non si placa neppure nella successiva “Titanium”, merito della doppia cassa utilizzata da Massimiliano e della voce di Maurizio, determinata, tagliente ed energica.
“Metal Queen” è la più melodica dell’intero platter, quasi dal sapore hard rock, con assoli molto presenti e coinvolgenti. Come ogni disco ispirato agli anni ’80 non poteva mancare la ballad “The Time To Say Goodbye”, che però cresce di intensità man mano che il brano giunge alla conclusione.
Chiude l’EP “Steel Age”, che già dal nome ci fa capire che qui ci si trova di fronte ad un concentrato di genuino e sano heavy metal, reso ancora più sentito dall’accoppiata delle due sei corde, un vero mix di potenza.
In conclusione “Wolves” è senza alcun dubbio un disco che mostra, per l’ennesima volta, il grande potenziale esistente nella scena metal underground, che però viene sempre relegato negli angoli bui della musica, un vero peccato, ma se questo vuol dire rinnegare il proprio credo per fama e gloria, meglio restare fedeli al cuore ed a ciò che piace fare, con costanza e passione.
Quindi, avanti così!
Nadia “Spugna” Giordano