Recensione: XXI century

Di Claudio Casero - 27 Marzo 2007 - 0:00
XXI century
Band: Antagonism
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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77

Gli Antagonism, band formata da Marco Vitali (chitarra), Marco Radosevich (voce), Giacomo Scattolini (batteria) e Nicola Parenti (basso), nascono dalle ceneri dei Cancrena e ci propongono questo loro primo demo intitolato “XXI century”, un lavoro di “urban death metal” intelligente e molto incisivo.

“G-hate” è una vera e propria mazzata sonora che ci stende a tappeto già dalle prime note grazie a riff potenti e decisi che si alternano a parti maggiormente melodiche e lente. La voce di Marco riesce sempre a convincere grazie alla sua profondità e cura senza mai scadere in eccessi o banalità; il vocalist riesce infatti a passare da un growl gutturale ad uno screma senza il minimo imbarazzo rendendo così il tutto ancora più valido e piacevole.
Con “U.E.O.L.” passiamo invece ad un death metal che fa della cadenza dei riff il suo punto di forza: potenza allo stato puro creata grazie ad un’atmosfera surreale ed oscura, chiara dimostrazione che, per essere violenti non sia per forza necessario suonare a velocità assurde.
“No more” è invece il brano più tecnico di tutto il lavoro; si tratta di una canzone di death metal iper-tecnico duro e crudo, senza compromessi di sorta che ricorda in alcune parti la musica suonata dai Cynic, pur mantenendo una spiccata personalità. Unico punto a sfavore del pezzo in questione è il cantato che, a mio parere, segue troppo il ritmo di batteria risultando così troppo ovvio in alcuni momenti.
Il demo si chiude con “Poisoned rats”, una canzone assurdamente cupa che ricorda molto da vicino alcuni brani dei primi Six Feet Under. Riff super veloci accompagnano una sezione ritmica “al frullatore” che però riesce ad essere estremamente precisa ed energica.

Questo “XXI century” è sicuramente un ottimo lavoro d’esordio per gli Antagonism che riescono a ritagliare nel mondo del death metal nostrano una fetta di gloria grazie alla personalità che emerge da tutti i brani. Unica vera pecca del lavoro è la registrazione, soprattutto per quel che concerne i suoni della batteria che, in certi momenti, sono troppo sintetici e poco curati in sede di mixaggio.
A parte quindi qualche particolare da rivedere e sistemare, consiglio questo cd a tutti gli amanti del genere che, sono convinto, non rimarranno delusi.

TRACKLIST:
1. G-hate
2. U.E.O.L.
3. No more
4. Poisoned rats

Contatti : antagonism@email.it

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