Dream Theater: Portnoy ispirato da Ulrich, Moon e altri grandi batteristi

In una recente intervista con il batterista e content creator El Estepario Siberiano, Mike Portnoy (Dream Theater) ha parlato delle sue principali fonti d’ispirazione dietro le pelli.
Ha così detto: “Cito spesso Keith Moon (The Who), ma ci sono tanti batteristi che mi hanno influenzato. Ringo Starr (The Beatles) è stato grandioso per me. Neil Peart (Rush) lo è stato altrettanto. Tuttavia, è stata l’energia selvaggia di Keith Moon a indirizzarmi verso uno stile più scenico e coinvolgente. Vedere Moon, con le sue bacchette che volavano, i colpi spettacolari e quel modo così teatrale di stare sul palco… mi ha fatto capire che volevo essere un batterista da cui non riesci a staccare lo sguardo. Al contrario, Ringo e Peart, pur essendo dei giganti, erano molto più sobri dal vivo.”
Portnoy ha poi citato Lars Ulrich (Metallica) nella lista dei suoi riferimenti principali: “Molti lo criticano per la tecnica, ma per me è stato un modello, una ispirazione. Non era solo un batterista: era il leader della band, scriveva le scalette dei concerti, gestiva il fan club, si occupava del merchandising, co-produceva gli album e co-scriveva la musica. Era una figura centrale e lo è ancora oggi.”
Portnoy ha poi concluso: “Anche Neil Peart, oltre a essere un genio dietro la batteria, scriveva i testi dei Rush e supervisionava l’artwork degli album. Quelli come lui, che si impegnano in ogni aspetto creativo della band, sono i miei veri modelli.”