Recensione: Paranoia

Di Ninni Cangiano - 12 Ottobre 2025 - 8:01
Paranoia
Band: Reliquiae
Etichetta: Metalville Records
Genere: Folk - Viking 
Anno: 2025
Nazione:
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80

I Reliquiae si sono formati alla fine del 2009 dalle ceneri degli Obscuratis, quando tre ex-Obscuratis Morti Lokison, Filia von Museberg e Zsolt Dobos hanno deciso di fondare i Reliquiae assieme a Bastian “Cordoban” Brenner (ex-Saltatio Mortis e Feuerschwanz) ed a Fragor der Schlagfertige (ex-Schelmish). Di quella formazione ora resta il solo Morti Lokison al basso, mentre tutti gli altri musicisti sono arrivati nel corso degli anni, in cui il gruppo tedesco ha inciso 5 LP e 2 EP, prima di questo sesto album, intitolato “Paranoia” (composto da 12 brani per circa ¾ d’ora di durata). Ma cosa suonano i Reliquiae? Il loro è un medieval folk, sulla scia di gente come i nostri Folkstone o i già citati Saltatio Mortis ed, in genere, tutto il movimento medieval folk della Germania con cantato in lingua madre, idioma sempre ostico ma che, per questo specifico genere musicale, non disturba particolarmente. Certo, se andiamo a cercare notizie sul gruppo ci imbattiamo in un sito interamente in tedesco, così come su una pagina di wikipedia nella stessa lingua, quasi che, come spesso accade a bands simili, non si abbia interesse ad estendere le notizie anche a chi non padroneggia il tedesco. Ammetto che non avevo mai sentito parlare di questa formazione originaria di Osnabrück, di conseguenza non sono in grado di fare paragoni con la precedente discografia ma, alla fine dei conti, il lato positivo di far parte di una webzine è proprio quello di avere la possibilità di scoprire innumerevoli gruppi che, nella normalità dei casi, si finirebbe per ignorare del tutto.

 

E devo dire che, da appassionato di questo genere musicale, i Reliquiae si fanno apprezzare alla grande! Il ritmo imposto dal batterista Lasko è sempre piacevole, la chitarra elettrica non è mai secondaria rispetto agli strumenti tradizionali come violini, cornamuse e ciaramella, dando quella connotazione più heavy che altri gruppi dello stesso genere non hanno; c’è poi la voce di Bastus che, contrariamente a quanto spesso accade per i gruppi di origine tedesca, non ha una voce roca e sporca, ma anzi è pulito e parecchio espressivo, oserei dire baritonale, donando al sound una marcia in più. Canzoni piacevoli ce ne sono in quantità; inizierei citando il singolo “Frei”, da cui è stato anche tratto un video, brano frizzante con il basso del leader Morti Lokison in piacevole evidenza.

 

Molto piacevoli anche la più moderata “Himmelsstern”, dotata di un coro semplicemente indovinato che si ficcherà nelle vostre teste pressoché immediatamente, così come anche la successiva “Immermorgenland” (forse la migliore della tracklist), più ritmata e frizzante, con il violino di Svea Elderthal sempre in ottima evidenza; molto belle anche l’oscura “Chronos”, che inizia con un carillon ipnotico e terrorifico, e la veloce “Korinth”, altro pezzo scelto per la realizzazione di un video.

 

E’ comunque tutto l’album a convincere per compattezza, ottima qualità del songwriting ed esecutiva; con questo “Paranoia” i Reliquiae affermano di non avere assolutamente nulla in meno di tanti altri gruppi più famosi del medieval folk tedesco e, se vi piace questo particolare genere musicale, sarebbe davvero un peccato farvi sfuggire questo piacevolissimo disco, facilmente reperibile sul sito della band.

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