Jay Buchanan (Rival Son): pronto il debut-album da solista “Weapons of Beauty”, online il video di “Caroline”

Comunicato stampa
Guarda il video di ‘Caroline’, girato in una miniera d’oro abbandonata nel deserto del Mojave, California –
Jay Buchanan solista o con i Rival Sons è una delle voci principali della scena rock contemporanea, influenzato da artisti classici e immortali si trova a suo agio a duettare e collaborare con artisti differenti tra loro come Jason Isbell, The Bee Gees, Miranda Lambert, Massive Attack, The Bloody Beetroots e Brandi Carlile.
Jay è anche nel cast del biopic ‘Springsteen: Deliver Me from Nowhere’, nel ruolo del cantante di una band composta anche da Jake e Sam Kiszka dei Greta Van Fleet.
Jay Buchanan, frontman della rock band californiana Rival Sons, annuncia il suo debutto solista ‘Weapons Of Beauty’, in uscita il 6 febbraio 2026 per Sacred Tongue Records d Thirty Tigers, sulla scia della sua apparizione nel film ‘Springsteen: Deliver Me From Nowhere’.
‘Weapons of Beauty’ è un album di debutto che scambia il fragore del palcoscenico con qualcosa di più lento e cinematografico: la canzone alta e solitaria del deserto di un uomo instabile sotto il peso del suo passato, che lo porta come un pesante sacco d’oro verso il suo futuro.
Buchanan è uno dei cantanti di maggiore talento e successo degli ultimi due decenni. Si trova a suo agio sia a cantare con Jason Isbell o i Bee Gees, Miranda Lambert, Massive Attack, The Bloody Beetroots o Brandi Carlile, sia con la rock band da stadio per cui è solitamente conosciuto. La sua voce è il suo strumento distintivo: potente e incredibilmente espressiva, un’eco grintosa delle montagne della California.
In preparazione di questo album, ‘Weapons Of Beauty’, Jay si è stabilito nel deserto del Mojave per tre mesi, rinchiudendosi in un bunker sotterraneo senza finestre per scrivere. L’obiettivo non era tanto quello di fuggire, quanto quello di rinnovarsi. Vivere semplicemente in uno spazio minuscolo, alimentato da un generatore a gas, scrivendo alla luce del fuoco ai piedi di miniere d’oro abbandonate. “Il silenzio era allo stesso tempo terrificante e liberatorio. Un bruco sa quando è il momento di entrare nel bozzolo”. Lì fuori, circondato dal calore e dall’orizzonte, Buchanan ha iniziato a dare forma a canzoni sul desiderio, la resistenza e una celebrazione quasi romantica dei chilometri percorsi con fatica vivendo alla ricerca di fortuna attraverso il paesaggio americano.
Con dieci tracce ‘Weapons of Beauty’ ripercorre il viaggio di Buchanan attraverso la polvere sbiadita dal sole di una landa selvaggia in stile gotico americano. L’album si apre con il singolo ‘Caroline’, una lettera essenziale e struggente a una casa e a un amore perduto, che introduce il tema ricorrente del ritorno e del perdono. Una canzone che promette di far venire le lacrime agli occhi, raccontando una classica storia di perdita in un modo che è tutto suo.
Il video, girato nelle stesse miniere d’oro che Jay frequentava mentre era isolato nel deserto del Mojave, illustra il viaggio di una coppia nella salute e nella malattia. Buchanan si esibisce davanti alla telecamera mentre i ricordi vengono proiettati sulle pareti della caverna dietro di lui.
‘Weapons Of Beauty’ offre quasi cinquanta minuti di narrazione magistrale e lirismo straziante. Se l’album sembra un film, c’è una ragione: Buchanan ha affidato al regista e visionario Scott Cooper, con cui ha lavorato al film su Springsteen, il compito di stabilire l’ordine delle canzoni dell’album. Un compito che Cooper ha generosamente accettato. “Durante il volo di ritorno dopo la fine delle riprese, Scott Cooper e io abbiamo avuto una conversazione che mi è rimasta impressa mentre mi recavo direttamente nel deserto. Non voglio entrare troppo nel personale, ma quel giorno vivevamo in qualche modo sui lati opposti della stessa medaglia e lui è stata l’ultima persona con cui ho parlato prima del mio esilio nel deserto. Mesi dopo, la notte in cui il disco è stato completato, quando l’ho ascoltato per la prima volta, ho pensato immediatamente a lui per la sequenza delle canzoni. L’intera impresa mi aveva lasciato così provato che il piatto era semplicemente troppo caldo per me. Sapevo che potevo fidarmi di lui, se mi avesse aiutato”.
Cooper non è stato l’unico amico a dare un contributo creativo all’album. Jay ha coinvolto il celebre pittore realista americano Jeremy Lipking per creare la copertina del disco, perfetta compagna della visione romantica del paesaggio americano dell’album.
I Rival Sons sono la band rock ‘n’ roll californiana Rival Sons di cui Jay è cantante e leader. Due volte nominata ai GRAMMY, attinge a qualcosa di intramontabile, andando oltre le epoche e i generi alla ricerca di verità universali e connessioni. La loro stessa comparsa è inspiegabile nel senso migliore del termine. Non si adattano mai a nessuna epoca o categoria, eppure il loro spirito senza compromessi potrebbe essere più necessario oggi che mai. Un senso di brio, un pizzico di mistero e un impegno senza compromessi nei confronti dell’arte del rock ‘n’ roll sottolineano il loro ricco catalogo, evidenziato da album come ‘Pressure & Time’ del 2011, ‘Great Western Valkyrie’ del 2014 e ‘Feral Roots’ del 2019, che ha ottenuto due nomination ai GRAMMY Award nelle categorie Miglior album rock e Miglior performance rock per il singolo ‘Too Bad’. Nel frattempo, il successo numero uno delle radio rock ‘Do Your Worst’ ha raggiunto 70 milioni di stream e continua a crescere. Scelti personalmente dai Black Sabbath per il loro tour d’addio, oltre ad aver suonato al ‘Back To The Beginning’ quest’anno, erano uno dei gruppi preferiti di Ozzy, che di loro disse: “È così piacevole vedere una band che trasmette un’atmosfera così positiva, con un look così fantastico e un atteggiamento così positivo nei confronti di ciò che fa. Puoi vedere 500 band e poi ne vedi una e pensi ‘cazzo, sono bravi’.”
Si sono esibiti sul palco con grandi nomi come The Rolling Stones, AC/DC, Aerosmith e Lenny Kravitz e sono stati scelti come gruppo spalla europeo per il tour negli stadi dei Guns N’ Roses di quest’estate. Dalla loro comparsa nel 2009, i Rival Sons hanno riacceso e ricaricato il rock ‘n’ roll con voci imponenti, chitarre elettrizzanti e groove fragorosi, affascinando i fan di tutto il mondo. Hanno fatto impazzire il pubblico di programmi televisivi di successo come David Letterman, The Late Late Show with James Corden, George Lopez, Jools Holland e Jimmy Kimmel.
01.Caroline
02.High And Lonesome
03.True Black
04.Tumbleweeds
05.Shower of Roses
06.Deep Swimming
07.Sway
08.The Great Divide
09.Dance Me to the End of Love
10.Weapons of Beauty