Recensione: Renaissance

Di Ninni Cangiano - 13 Novembre 2025 - 10:51
Renaissance
Band: Powercross
Etichetta: Elevate Records
Genere: Heavy  Power 
Anno: 2025
Nazione:
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75

I Powercross si sono formati ad Atene nel dicembre 2022 per opera di due amici: Spiros Rizos e Chris Stergianidis; dopo l’uscita di quest’ultimo per motivi personali, la band è rimasta in mano al solo Rizos che ha firmato un contratto con la Elevate Records per pubblicare l’ottimo debut album “The Lost Empire” nel 2024 e, nell’ottobre 2025, questo secondo disco intitolato “Renaissance”. Il nuovo album è composto da sole 8 canzoni ed ha una breve durata per soli 36 minuti, segno che il songwriting è bello conciso e non si perde in inutili ammennicoli. Non mi ha convinto del tutto la registrazione, un po’ troppo “claustrofobica”, se mi passate il termine, con i piatti un po’ sacrificati in sottofondo e la batteria un po’ basa, ma ho sentito di peggio in passato. Il power metal suonato dal gruppo ellenico è ispirato dalla scena italiana di gruppi come Labyrinth, Vision Divine, ma anche qualcosa dei Kaledon e degli indimenticabili Overtures ed, in genere, di quelle bands che hanno una notevole attenzione per le melodie; calzante sicuramente anche il paragone con i milanesi Mesmerize, anche per una certa somiglianza nella voce del singer John Britsas con quella del mitico Folco Orlandini. Si parte alla grande con “Freedom”, vera e propria cavalcata power, forse non tanto originale, ma sicuramente piacevole da ascoltare e coinvolgente.

 

Come per la prima traccia, anche per la seconda della tracklist è stato realizzato un videoclip, anche se forse avrei fatto una scelta differente, dato che non ci troviamo davanti ad un brano particolarmente ficcante, anche se comunque piacevole da ascoltare.

 

Già con la successiva “Eagles Fair”, infatti, abbiamo a che fare con un pezzo convincente, decisamente ritmato e frizzante, ma anche molto orecchiabile, grazie ad un coretto decisamente catchy, oserei dire il migliore dell’album. Dopo la cadenzata “God Of The Dead”, un’altra cavalcata power la troviamo con “Carry On”, in cui il nuovo batterista Foivos Andriopoulos (attivo in tanti altri gruppi dell’underground greco) mette in mostra le sue abilità. Con “Wisdom” vengono in mente i Secret Sphere, grazie ad una canzone decisamente elegante, con un ottimo gusto per le melodie. Dopo la ballad “Shadow In A Dream”, il disco si chiude con “Silence” altro brano non particolarmente veloce in cui il cantante John Britsas (all’anagrafe Giannis Britsas) dimostra ancora una volta di avere ottime qualità interpretative ed espressive. Tirando le somme, dispiace davvero per la registrazione non ottimale, perché a livello qualitativo (evitando di addentrarci su discorsi su originalità ed innovazione) è indubbio che questo “Renaissance” confermi quanto di positivo già i Powercross ci avevano fatto notare nel loro debut album; se siete appassionati di power metal, non fatevi sfuggire questa piccola gemma dell’underground greco!

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