Le Intro nel metal… un’epidemia senza fine?

Di Keledan - 18 Settembre 2001 - 19:32
Le Intro nel metal… un’epidemia senza fine?

Prima non le faceva nessuno. Poi hanno iniziato a metterle tutti. Ma a noi servono, queste benedette intro??Canti gregoriani, cori, orchestre, gente che ansima, passi, porte che si aprono,
scricchiolii…
E poi rumore di cavalli che galoppano all’orizzonte, pecore che belano, suoni
di guerra in tempi indefiniti…
E ancora, versi, gemiti, gente che parla con la solita voce distorta e demoniaca,
tizi che narrano storie che nessuno ascolta, tizie che ansimano…

Insomma, le intro ci invadono!.
A detta di molti, sarebbe ora di tornare ai vecchi dischi, che attaccavano con riff selvaggi e mazzate sulla batteria.
C’è anche chi adora intro e intermezzi, e produce cd con una ventina di tracce,
tra le quali fai fatica a trovare le canzoni vere e proprie. Vedi per esempio
Nightfall in Middle Earth dei Blind Guardian, oppure The House
of Atreus Part I
e Part II dei Virgin Steele.

Per fortuna c’è anche gente adorabile e comprensiva come gli Amon Amarth,
che produce cd che appena attacca la traccia 1 ti sbalzano fuori dalla finestra!

Che dire, una volta erano un piacevole diversivo, ora ogni volta che ascolto
una nuova uscita nel negozietto di fiducia, mi tocca partire sempre dal secondo pezzo!
Ridateci il metallo!!!

Votate, gente, votate!