TM Blast Beats #8: Fredrik Andersson (Amon Amarth)

Di Angelo D'Acunto - 7 Maggio 2010 - 11:11
TM Blast Beats #8: Fredrik Andersson (Amon Amarth)

A cura di Stefano Testa, batterista membro degli Ananke, insegnante presso il centro Km33 di Trezzo Sull’Adda (Mi) e presso la Zona Played di Mezzago (Mi).

www.myspace.com/stefanotestadrummerwww.myspace.com/anankeitwww.ananke.it

Discuti e commenta la rubrica sul forum nel topic relativo!

NUMERO 8

TM Carta d’Identità 
Nome Fredrik
Cognome Andersson
Anno di Nascita 1974
Gruppi Amon Amarth

Bentornati a Tm Blast Beats! In questo numero soddisferemo i desideri di tutti gli amanti del metal vichingo scandinavo analizzando il batterista di una delle band che più rappresenta questo filone. Stiamo parlando di Fredrik Andersson degli Amon Amarth! Musicista e polistrumentista da quando era in giovane età, Fredrik ha militato in numerose band quali ”A Canorous Quintet”, “The Plague”, “This Ending”, “The Dead”, “Guidance of Sin” e “Beyond Dreams”. Lo svedese milita ora negli Amon da ormai più di dieci anni, immettendo nei loro lavori una chiara impronta stilistica personale, da sempre estrema e possente. Di tutti i lavori pubblicati non mi sento di consigliarne alcuni prima di altri, sicuramente il caposaldo “The Crusher” non può non essere citato, ma il drumming di Fredrik non ci delude in nessuna loro opera.
 

DRUMMING

Evidentemente ispirato al death metal più classico, il drumming di Fredrik ricalca quello di numerosi mostri sacri del passato. Ascoltandolo capiamo però rapidamente di come ad uno stile tradizionale si affiancano numerose sfaccettature e contaminazioni moderne. Il lato più classico presenta chiaramente un numero esorbitante di lunghi tappeti di cassa, sviluppati in ogni modo possibile, una quantità inimmaginabile di rullate e un uso dei piatti in momenti schematici abbastanza ovvi. Anche per quanto riguarda i groove di strofe e ritornelli non assistiamo a rarità compositive, anzi, le sezioni rispecchiano uno stile ampiamente riscontrabile nel panorama death mondiale degli ultimi anni. Spostandoci però sul lato più moderno e personale del suo drumming, notiamo una vera e propria esasperazione nell’uso di tom e timpani: questi ultimi infatti sono la vera e propria marcia in più di Fredrik, andando a porsi nella quasi totalità di stacchi, fills ed epiche marce di casa AA. Li troviamo praticamente in ogni sezione, donando alle composizioni una notevole atmosfera vichinga medievale, nonché una cattiveria che si abbina in maniera perfetta al folle cantato norreno del signor Hegg. Oltretutto la fantasia messa nella loro disposizione fa si che il loro ascolto non stanchi mai ma, al contrario, soddisfino in pieno la golosità uditiva del più rabbioso ascoltatore. Muovendoci ora sugli ostinati, rileviamo anche qui un’ottima inventiva, sia in alcuni dei groove più semplici sia soprattutto nelle numerose parti attendiste usate come rincorsa per sfrenate cavalcate di doppia cassa. Molto particolare è anche l’uso dei china come evidenti pennellate in punti dove quel tocco sonoro in più dona la colorazione che completa il quadro.
Se dovessimo infine guardare alla globalità del drumming di Fredrik, potremmo facilmente affermare che rappresenta un ottimo esempio di come, ancora una volta, la batteria rappresenti lo strumento che, se abbinato artisticamente in modo ottimale agli altri strumenti, li eleva ad un livello che da soli non riuscirebbero neanche ad intravedere. Infatti se provassimo ad immaginare assieme a questi ultimi un drumming più blast-death e meno vicking, tanto per intenderci, capiamo subito che la band intera capitolerebbe ad un livello evidentemente lontano dal tanto amato metal mitologico pagano al quale ci hanno abituati. Attenti quindi a giudicare un batterista solo dalla velocità o dalla potenza, spesso coesione e orecchio artistico sono più importanti.
 

DRUMSET

Il drumset a cui ci troviamo davanti è un potentissimo e ben organizzato kit da metallo pesante, settato in maniera semplice e funzionale ma scenografica allo stesso tempo.
Pearl Masterworks Series Drums
Cassa 18”x22”
Cassa 18”x22”
Tom 08”x08”
Tom 09”x10”
Tom 10”x12”
Tom 11”x13”
Timpano 16”x16”
Timpano 16”x18”
Rullante 6, 5”x14”
Meinl Cymbals
14” Soundcaster Custom Medium Soundwave Hi-Hat
20” Soundcaster Custom China
16” Soundcaster Custom Powerful Crash
14” Generation X Filter China
17” Soundcaster Custom Powerful Crash
20” Byzance Traditional China
18” Soundcaster Custom Powerful Crash
22” Soundcaster Custom Powerful Ride
18” Soundcaster Custom Medium Crash
20” Soundcaster Custom Medium Ride
17” Soundcaster Custom Medium Crash

Pearl Hardware
2x Eliminator bass pedals
DR-503C, DR-501C and RJ-50 Rack
H-2000 Eliminator Hi Hat Stand
S-2000 Snare Stand
B-1000 Boom Stands
CH-1000 Boom Arms
PCX-100 and PCX-200 Pipe Clamps
D-1000 Roadster Throne
TH-2000I and TH-2000S Tom Holders

Remo Heads
Emperor on Tom and Floor Toms
Powerstroke 3 on Bass
Controlled Sound on Snare

Vic Firth Drumsticks
American Classic Extreme 5B

Per quanto riguarda i fusti, due potenti casse sono chiaramente una scelta obbligata, cosi come i quattro tom e i due timpani disposti in normale ordine misurativo. Anche il rullante, un massiccio 6,5, riflette con la sua profondità la potenza di questo set. Tutti questi legni di casa Pearl sono pellati Remo, senza scelte singolari o bizzarre, powerstroke, emperor e controlled sound sono senz’altro ciò che ci aspetteremmo di trovare.
Il parco piatti Meinl prosegue la basicità dei fusti, comprendendo un gran numero di crash e china di varie misure e serie, anche se presenti in maniera dominante sono i Soundcaster, sicuramente adatti al genere proposto dal buon Fredrik. L’unica stranezza, se cosi vogliamo chiamarla, è la presenza del secondo ride sulla sinistra, mentre completamente assente è l’ormai immancabile secondo hi-hat.
L’hardware, anch’esso Pearl, comprende un gran numero di mezz’aste, tutte sostenute da un quadruplo rack, oltre ovviamente ad elementi essenziali come pedali, asta hi-hat e una miriade di agganci.
Per quanto riguarda i componenti elettrici del set, in alcune foto sono chiaramente immortalati dei trigger sui fusti, ma nella nostra ricerca non siamo stati in grado di trovarne marca, modello o qualsiasi altra informazione al riguardo, probabilmente si tratta di materiale non sponsorizzato a cui Fredrik si appoggia in maniera occasionale.
Infine particolare è l’altezza complessiva dell’intero drumset, davvero molto bassa: Fredrik, al contrario della maggior parte dei colleghi, suona ad un altezza del seggiolino che lascia le gambe a 90°, di conseguenza il kit deve essere montato per forza di cose in questo modo, con inclinazione dei componenti abbastanza

VIDEO

Ecco alcuni video molto interessanti, incluso uno studio report delle registrazioni di batteria di Fredrik!

 

“Cry Of The Blackbirds”

“Victorious March”

 

“Amon Amarth video diary”